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Varato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto Pa

Quest’oggi il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni (qui la bozza del decreto entrata in CdM).

«Il testo approvato oggi dal Consiglio dei ministri – commenta il Ministro per la Pubblica amministrazione, Sen. Paolo Zangrillo – prevede misure necessarie e urgenti volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità delle pubbliche amministrazioni».

Il provvedimento si articola in tre parti: reclutamento, organizzazione e funzionalità, per rispondere in modo concreto alle esigenze delle amministrazioni e rafforzare il rapporto con utenti, cittadini e imprese.

Le nuove norme prevedono, tra l’altro, la possibilità per regioni, province, città metropolitane ed enti locali di assumere, come funzionari, diplomati degli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy), con l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni al settore pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato. I giovani, assunti a tempo determinato, potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra le amministrazioni coinvolte e il Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.

Inoltre, per garantire una maggiore efficienza nello svolgimento dei concorsi e assumere profili sempre più qualificati, si prevede un rafforzamento delle competenze della Commissione RIPAM, a cui è affidata la fase di selezione del personale pubblico delle amministrazioni centrali, con esclusione espressa delle procedure concorsuali già in corso; si chiarisce la disciplina in merito all’utilizzo delle graduatorie vigenti; si prevede che almeno il 15% dei concorsi deve essere preceduto dalla mobilità volontaria, dando priorità ai dipendenti provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale e che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio da almeno 12 mesi; si stabilisce che, per contenere gli effetti derivanti dal turnover, per le graduatorie del 2024 e del 2025 è sospesa l’applicazione della norma “taglia idonei” (novità, quest’ultima, accolta con favore dall’Anci).

Un’attenzione particolare è poi dedicata al funzionamento degli enti locali. Vengono infatti riassegnate le risorse già stanziate e non utilizzate da quei comuni che hanno fatto domanda per accedere al contributo relativo alla spesa da sostenere per i Segretari comunali. Inoltre, sono previste misure specifiche in materia di personale nei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 e per quelli dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi da maggio 2023.

Tags: DL PA, Mobilità, Scorrimento delle graduatorie, Segretari comunali