Le componenti perequative dal 1° gennaio 2024 devono essere applicate e riscosse da tutti i Comuni italiani. In questo periodo moltissimi Comuni stanno provvedendo all’elaborazione degli avvisi di pagamento che dovranno contenere le specifiche relative ai due nuovi prelievi istituiti da ARERA con la delibera 386/2023.
Ad oggi non risulta però istituito un apposito codice F24 che possa consentire anche una rendicontazione specifica dell’incasso relativo a tali poste che di fatto transitano soltanto dal bilancio comunale in attesa di essere riversate alla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA). Entro il 31 gennaio 2025 gli uffici tributi e più in generale i Gestori dell’attività di gestione tariffe e rapporto con gli utenti dovranno rendicontare a CSEA gli importi dovuti: l’individuazione di tali somme potrebbe essere decisamente agevolata dall’istituzione di un codice tributo che consenta ai software gestionali TARI di circoscrivere puntualmente le somme versate a titolo di componenti perequative, ora associate al medesimo codice tributo TARI.
Su questo tema sarebbe prezioso portare la questione all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate (titolare della facoltà di creare i codici tributo mediante risoluzioni): non si rilevano infatti motivi ostativi all’introduzione di tale codice, che un domani potrebbe anche essere associato direttamente a CSEA al fine di evitare le onerose operazioni di contabilizzazione da parte dei Comuni. Sul tema stiamo lavorando ad una bozza di comunicazione tesa a sensibilizzare gli enti competenti sulla questione e aggiorneremo tramite sito internet sugli sviluppi della vicenda.