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TQRIF e obbligo di introduzione del numero verde per i Comuni: i chiarimenti di ARERA [APPROFONDIMENTO]

Nel mese di gennaio 2022, con Delibera n.15, ARERA ha introdotto un set di obblighi di servizio a cui tutti i gestori del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani dovranno adeguarsi a decorrere dal 1° gennaio 2023.

Tra le novità introdotte da ARERA all’interno del TQRIF vi è quella relativa all’attivazione di un numero verde gratuito destinato agli utenti da parte di ciascun gestore del servizio, inclusi quindi i Comuni quali gestori della tariffa e rapporto con gli utenti, che ha da subito sollevato perplessità soprattutto in ordine ai relativi costi di attivazione e di mantenimento dello stesso che finiranno per essere imputati ai contribuenti in sede di elaborazione delle tariffe TARI.

Per tale motivazione, la ns Società ha suggerito ai Comuni supportati nell’ambito dell’adeguamento alle disposizioni del TQRIF di evidenziare ad ARERA, mediante l’invio di una specifica comunicazione, le criticità connesse al rispetto dell’obbligo in questione e la possibilità di mantenere l’attuale modalità di contatto resa disponibile dall’ufficio tributi (numero telefonico non gratuito, comunicazioni via posta elettronica, sportello fisico).

I Comuni che hanno provveduto a trasmettere tale richiesta all’Autorità hanno ricevuto proprio in questi giorni riscontro da parte di quest’ultima: all’interno dell’approfondimento n. 17, consultabile cliccando qui, abbiamo commentato quanto comunicato da ARERA descrivendo le possibili soluzioni applicabili dai Comuni alla luce dell’orientamento dell’Autorità.

Segnaliamo che la nostra Società fornisce supporto in tutti gli adempimenti relativi all’adeguamento al TQRIF per i Comuni che gestiscono in proprio la tariffazione ed il rapporto con gli utenti: la scheda del servizio è disponibile cliccando qui.

Tags: ARERA, Numero verde, TARI, TQRIF