Nel corso della Commissione Arconet dello scorso 15 febbraio è stato preso in esame lo schema del decreto del Ministero dell’economia e delle finanze previsto dall’art. 1 comma 823 della legge n. 197/2022, Legge di bilancio 2023.
Il DM in questione ha lo scopo di individuare le modalità applicative di quanto previsto all’art. 1 comma 822 della citata legge. In considerazione del perdurare della crisi dovuta all’incremento dei costi di approvvigionamento dell’energia elettrica il comma 822 autorizza le regioni e gli enti locali a svincolare ed impiegare le quote vincolate del risultato di amministrazione approvato con il Rendiconto 2022. Lo svincolo deve avvenire con delibera di Giunta.
Ciascun ente individua le quote soggette a svincolo in riferimento ad interventi conclusi o già finanziati negli anni precedenti con risorse proprie, non gravate da obbligazioni sottostanti già contratte e con esclusione delle somme relative alle funzioni fondamentali e ai livelli essenziali delle prestazioni. L’ente che intende procedere ai sensi del comma 822 è tenuto preventivamente a fornire opportuna comunicazione all’amministrazione statale o regionale che ha erogato le somme e al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Le risorse così svincolate possono essere utilizzate da ciascun ente per tre finalità:
- la copertura dei maggiori costi energetici sostenuti dagli enti territoriali, nonché dalle aziende del servizio sanitario regionale;
- la copertura del disavanzo della gestione 2022 delle aziende del servizio sanitario regionale derivante dai maggiori costi diretti e indiretti conseguenti alla pandemia di Covid-19 e alla crescita dei costi energetici;
- contributi per attenuare la crisi delle imprese dovuta ai rincari delle fonti energetiche.
Nel resoconto della riunione della Commissione Arconet si legge, al punto 3, che “Dopo aver ricordato che le risorse svincolate riacquistano la natura di risorse vincolate a decorrere dall’esercizio 2023 si precisa che lo svincolo non determina una modifica dell’importo del risultato di amministrazione e dell’ammontare complessivo delle risorse vincolate.”
Lo schema di decreto, che dovrà necessariamente essere approvato entro il 30 aprile, sarà riesaminato dalla Commissione nel corso della prossima riunione prevista per domani, 15 marzo.