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Smart working, solo il 33,3% delle amministrazioni statali ha approvato i Pola

Sono solo 54 su 162, pari al 33,3%, le amministrazioni statali monitorate attraverso il Portale della performance del Dipartimento della Funzione pubblica che alla scadenza del 31 gennaio 2021 fissata dal “Decreto Rilancio” hanno pubblicato i POLA, Piani organizzativi del lavoro agile.

Lo ha reso noto quest’oggi il Dipartimento della funzione pubblica attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito istituzionale.

Sempre nel comunicato si legge che il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha dato mandato al coordinatore Antonio Naddeo di insediare e avviare mercoledì 3 marzo, alle ore 11, la Commissione tecnica dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile, istituito presso la Presidenza del Consiglio e previsto dal “Decreto Rilancio”.

Lo smart working è stato certamente fondamentale durante la fase acuta della pandemia e ha segnato un cambiamento culturale da cui bisogna trarre tutte le conseguenti analisi”, ha affermato il ministro Brunetta.

Ora occorre ricondurlo ad essere uno degli strumenti di organizzazione del lavoro delle singole amministrazioni, strettamente connesso al livello di qualità dei servizi da fornire a cittadini e imprese. Sarà un punto all’ordine del giorno della nuova contrattazione, per quanto riguarda la regolazione. Un tema su cui le parti sociali pubbliche e private sono chiamate a riflettere. Il fenomeno va studiato a fondo e servono grandissimi investimenti dal punto di vista progettuale, di relazioni sindacali, regolativi, infrastrutturali e di intelligenza sociale anche alla luce della sfida della transizione digitale che l’Europa ci chiama a raccogliere”.

Tags: Lavoro agile, POLA