Il Dipartimento della Funzione pubblica ha aggiornato con nuove FAQ la sezione del proprio sito istituzionale dedicata all’adozione del lavoro agile in tempi di emergenza epidemiologica da Covid-19.
In questo caso, però, più che di un semplice aggiornamento sarebbe più corretto parlare di un vero e proprio rinnovamento dell’intera sezione.
Alcune delle domande originariamente ivi contenute, infatti, sono state eliminate, ma molte altre hanno preso il loro posto (si passa da 9 a 13 quesiti).
Segnaliamo che tra i quesiti rimossi c’è anche quello con il quale il Ministero sembrava precludere alle amministrazioni pubbliche la possibilità di disporre l’assegnazione d’ufficio di una parte delle ferie maturate nell’anno in corso pur di evitare il ricorso all’istituto dell’esenzione dal servizio, affrettandosi ad affermare che la nozione di ferie pregresse cui fa riferimento l’art. 87 del D.L. n. 18/2020 ricomprende soltanto le giornate di congedo ordinario relative all’anno 2019 o precedenti.
Orbene, senza volere per forza attribuire un significato recondito alla suddetta cancellazione, ricordiamo che l’istituto delle ferie non dipende, nelle sue applicazioni, esclusivamente dalla volontà del dipendente. Ed invero, l’art. 2109 del codice civile espressamente stabilisce che le ferie sono assegnate dal datore di lavoro, tenuto conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore. L’applicazione di tale disciplina, pertanto, in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo attualmente, parrebbe consentire agli enti la possibilità di assegnazione di ufficio di una parte delle ferie che si vanno a maturare nel corso di quest’anno (almeno per quelle giornate di ferie eccedenti le due settimane annuali che i contratti collettivi lasciano nella disponibilità del lavoratore).
In ogni caso, tale problematica avrebbe comunque bisogno di un chiarimento ministeriale immediato.