Con una buona dose di disinteresse nei confronti delle problematiche degli enti locali, il Milleproroghe è passato all’esame delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera: ancora una volta non è passato l’emendamento presentato ormai 5 mesi fa da ANCI con il quale si prevedeva di sganciare i termini di approvazione delle tariffe e dei regolamenti TARI da quelli del bilancio di previsione. La situazione però rischia di essere ormai irrimediabilmente compromessa dal momento che sono moltissimi i Comuni che attendevano questo sblocco per poter quantomeno procedere con l’approvazione del bilancio di previsione.
Adesso, con il termine per l’approvazione del bilancio al 31 marzo e i Piani Finanziari ancora ben lungi dall’essere pronti (in tanti casi i Gestori affidatari devono ancora produrli ai Comuni serviti) ipotizzare di poter sviluppare tutto il lavoro di validazione ed approvazione delle nuove tariffe, in molti casi ferme ancora al 2019, e rispettare al contempo i tempi per il deposito del bilancio diventa davvero un’impresa.
Molti Comuni ad oggi hanno deciso di procedere comunque approvando il bilancio in assenza delle nuove tariffe TARI 2021: ciò però si pone in contrasto con l’orientamento della Corte dei Conti che ha più volte affermato che le delibere di approvazione delle tariffe dei tributi locali costituiscono imprescindibile presupposto per le previsioni di Bilancio, che in loro assenza è da ritenersi privo di motivazione utile a giustificare l’entrata. Allo stesso tempo l’approvazione delle tariffe successivamente al bilancio renderebbe le stesse valide dal 1° gennaio 2022, quindi ormai scollegandole dal Piano Finanziario 2021 che non sarebbe necessariamente coperto dalle tariffe prorogate dal 2020.
La situazione, di cui abbiamo scritto più volte e che timidamente è stata ripresa anche dagli organi di informazione, rischia di diventare insostenibile e le poche speranze che il legislatore si accorgesse di ciò sono svanite con il passaggio di venerdì scorso di cui si accennava. A questo punto non resta che auspicare un rinvio dei termini di approvazione del bilancio di previsione che, sebbene non risolva il problema vincolando comunque ad attendere le tariffe per poter approvare il bilancio, quantomeno potrà consentire tempistiche adeguate all’adozione di tutti i provvedimenti connessi con la TARI 2021.