Come noto, entro il prossimo 31 dicembre 2023, gli enti locali e le loro forme associative con popolazione superiore a 5.000 abitanti dovranno procedere con la ricognizione dei servizi pubblici locali a rilevanza economica, allegando una specifica relazione al provvedimento di analisi e razionalizzazione periodica delle società partecipate.
Un elemento di rilevante incertezza circa la conduzione di tale adempimento è correlato alla definizione del perimetro dei servizi erogati dall’ente (nelle varie forme ammesse dalla normativa) da sottoporre a ricognizione.
La definizione impiegata dal legislatore è piuttosto ampia e, nelle more di una consolidata applicazione del D. Lgs. 201/2022, non fornisce spunti pratici; in tal senso, di seguito riportiamo quanto indicato dalla lett. c) del c. 1 dell’art. 2 del Testo unico di riordino dei servizi pubblici locali di rilevanza economica:
“«servizi di interesse economico generale di livello locale» o «servizi pubblici locali di rilevanza economica»: i servizi erogati o suscettibili di essere erogati dietro corrispettivo economico su un mercato, che non sarebbero svolti senza un intervento pubblico o sarebbero svolti a condizioni differenti in termini di accessibilità fisica ed economica, continuità, non discriminazione, qualità e sicurezza, che sono previsti dalla legge o che gli enti locali, nell’ambito delle proprie competenze, ritengono necessari per assicurare la soddisfazione dei bisogni delle comunità locali, così da garantire l’omogeneità dello sviluppo e la coesione sociale”
Rispetto all’individuazione dei servizi pubblici locali da sottoporre a ricognizione, un’interessante spunto pratico deriva dagli strumenti approntati dall’Anac per garantire il rispetto della trasparenza nell’organizzazione e nella gestione di tali servizi; nella nuova piattaforma della trasparenza TSPL di Anac è infatti contenuto un elenco predefinito di servizi che è certamente utile considerare nell’andare a programmare l’attività istruttoria funzionale alla conduzione della ricognizione; di seguito riportiamo l’elenco di tali servizi, come tratto dal Manuale operativo di funzionamento della piattaforma della trasparenza TSPL:
- trasporto pubblico locale
- rifiuti
- servizio idrico integrato
- ristorazione scolastica
- assistenza domiciliare
- assistenza minori
- farmacie
- servizi cimiteriali
- manutenzione del verde pubblico
- distribuzione di energia elettrica
- distribuzione di gas naturale
- parcheggi
- illuminazione pubblica
- asili nido
- impianti sportivi
- biblioteche
- manutenzione edifici
- assistenza disabili
- riscossione tributi
- supporto amministrativo
- servizi sociali
- trasporto scolastico
- teatri
- musei
- servizi di manutenzione
L’elenco sopra richiamato contiene molte conferme ma anche qualche sorpresa, come ad esempio gli interventi di “manutenzione edifici” o di “supporto amministrativo” che, nella prassi degli anni passati, venivano di base inquadrati come servizi strumentali. Evidentemente l’Autorità ha inteso adottare un’interpretazione ampia della definizione impiegata dal legislatore, delineando un quadro decisamente allargato dei servizi pubblici locali, che riteniamo opportuno debba essere preso in considerazione dagli enti che si accingono ad effettuare la ricognizione.
Ricordiamo in proposito che NeoPa organizza, per il prossimo 19 ottobre, un webinar gratuito sul tema; il nostro staff ha altresì sviluppato un percorso operativo per la conduzione dell’attività di ricognizione dei servizi pubblici locali a rilevanza economia, come anticipato in una nostra precedente news.