Anci e Ifel hanno evidenziato alla Commissione tecnica per i fabbisogni standard e alla Ragioneria Generale dello Stato “l’assoluta inopportunità di procedere alla somministrazione del questionario. In primo luogo, per l’aggravio di oneri amministrativi in tempi di drammatica emergenza, che si ripercuote sull’operatività degli uffici comunali. E, inoltre, per l’evidente inutilità di acquisire ora dati relativi al 2019, in quanto i tempi di acquisizione, eventuale correzione ed elaborazione dei nuovi dati sono incompatibili con gli aggiornamenti dei calcoli per il 2022, che vanno conclusi entro il prossimo settembre e, quindi, rifletteranno i risultati della precedente rilevazione.”
La compilazione del Questionario 2021 scadrà il prossimo 30 aprile ed è evidente come questo adempimento andrebbe ad aggiungersi ad attività ben più importanti ed impegnative che coinvolgono in particolar modo la ragioneria degli enti.