È stata ufficializzata ieri la presentazione dell’emendamento del Governo al decreto Superbonus (emendamento 7.1000) che sposta dal 30 aprile al 30 giugno la scadenza fissata dal legislatore per l’approvazione dei piani finanziari e delle tariffe Tari 2024, per venire incontro alle esigenze di molti Comuni.
Il presidente della commissione Finanze, Massimo Garavaglia, ha proposto che «alla luce della sua rilevanza, anche ai fini dei relativi interventi da parte degli enti territoriali», questo emendamento e i relativi, eventuali, subemendamenti «vengano esaminati prioritariamente rispetto alle restanti proposte di modifica».
Difficilmente, tuttavia, la votazione degli emendamenti in Commissione Finanze avrà luogo prima della settimana del 6 maggio, malgrado l’auspicio espresso dallo stesso presidente Garavaglia di iniziare già nella data di giovedì 2 maggio.
I Comuni che intenderanno avvalersi della proroga dovranno quindi fare attenzione in quanto si presentano loro due alternative:
– approvare le Tariffe TARI (con precedente adozione del Piano Finanziario e dell’eventuale modifica al regolamento) entro il 30 aprile;
– oppure attendere che la proroga diventi legge (difficilmente prima della seconda metà di maggio, anche perchè il termine per la conversione in legge è fissato al 28 maggio prossimo) per andare in Consiglio Comunale ed approvare gli atti di cui al punto precedente.
Evidenziamo infatti che un’approvazione nella prima metà di maggio (o comunque prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della proroga al 30 giugno) sarebbe illegittima. Ciò è da tenere in considerazione soprattutto per le amministrazioni in scadenza di mandato che potrebbero avere difficoltà a procedere alle convocazioni del Consiglio Comunale per atti urgenti così a ridosso dell’appuntamento elettorale.