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PEF 2023: a che punto siamo?

Nel corso dell’annualità 2022, i Comuni hanno provveduto all’approvazione del PEF TARI 2022-2025 sulla base del MTR–2 introdotto da ARERA con la Deliberazione 363/2021: com’è noto, lo stesso ricopre un orizzonte temporale quadriennale e comprende pertanto anche i costi efficienti per l’anno 2023 che, in assenza di dati a consuntivo relativi all’anno 2021, sono stati determinati sulla base dei dati disponibili relativi all’annualità 2020.

Allo stato attuale dunque, i Comuni dispongono già del dato necessario all’approvazione delle tariffe TARI 2023 entro il 30 aprile p.v., tuttavia, a parere di chi scrive, è necessario che ciascun ente valuti l’opportunità di procedere con una revisione infra periodo del Piano finanziario consentita dagli articoli 8.5 e 8.6 del MTR-2. Ciò in relazione alla probabile inadeguatezza dell’importo relativo all’anno 2023 contenuto nel PEF quadriennale già approvato per far fronte all’effettivo fabbisogno economico del Comune nell’anno in corso: si pensi innanzitutto allo scenario economico con il quale il nostro Paese si sta misurando negli ultimi tempi che potrebbe comportare ad esempio una richiesta di incremento del corrispettivo da parte del gestore affidatario connesso all’impennata dell’inflazione nell’ultimo anno ma anche ad una serie di altri elementi che abbiamo riportato all’interno dell’approfondimento che potrete consultare al seguente link ai fini delle opportune considerazioni in merito.

Qualora l’importo TARI 2023 già disponibile sia considerato sufficientemente adeguato alla copertura dei costi che l’ente sosterrà nell’annualità in corso, il Comune potrà procedere alla determinazione delle tariffe senza la necessità di intervenire sul PEF quadriennale 2022-2025 già adottato lo scorso anno. Diversamente, nel caso in cui detto importo non sia sufficiente alla copertura dei costi stimati per l’anno 2023, l’Ente Territorialmente Competente dovrà provvedere alla presentazione all’Autorità di una istanza di revisione infra periodo del PEF che contenga la motivazione che ha reso necessario l’intervento sul PEF 2022-2025 già adottato e ciascun gestore del ciclo integrato dei rifiuti dovrà quindi procedere all’aggiornamento del PEF grezzo sulla base dei dati a consuntivo relativi all’annualità 2021, seguendo il medesimo iter dello scorso anno.

Occorre però rilevare che, come già evidenziato nella news pubblicata sul nostro sito e disponibile al seguente link, ad oggi l’Autorità non ha ancora provveduto all’aggiornamento dell’indice di inflazione programmata che consentirebbe l’adeguamento dei costi “efficienti” dell’anno a-2 a quelli effettivi del 2023. La necessità di intervento da parte di ARERA non riguarda solo l’allineamento del tasso di inflazione applicato nell’ambito del PEF a quello effettivamente rilevato dall’ISTAT ma anche una revisione delle regole per l’incremento del limite tariffario nonché un aggiornamento del tool di calcolo messo a disposizione da parte dell’Autorità le cui formule non risultano modificabili da parte degli operatori. In assenza degli aggiornamenti sopra descritti, a nostro avviso i gestori potranno intervenire, come descritto nell’articolo citato, mediante la valorizzazione delle voci di costo previsionali per l’inserimento degli incrementi connessi all’inflazione. Tuttavia, dal momento che siamo consapevoli che quest’ultima soluzione rappresenti una forzatura alle regole imposte dal MTR-2, riteniamo opportuno che i soggetti coinvolti provvedano innanzitutto ad evidenziare all’Autorità le problematiche a cui i Comuni dovranno far fronte in assenza di tempestivo riscontro da parte della stessa.

La nostra società ha provveduto a redigere una bozza di lettera che i Comuni interessati potranno richiedere all’indirizzo tributi@neopa.it per l’invio ad ARERA, funzionale ad una sensibilizzazione della stessa sul tema che ad oggi pare ignorato ma che potrebbe avere contraccolpi notevolissimi sugli equilibri finanziari dei bilanci comunali. La bozza di cui sopra sarà fornita gratuitamente a chiunque ne facesse richiesta.

Tags: ARERA, MTR-2, PEF, TARI