Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato quest’oggi un decreto-legge relativo al rafforzamento della capacità amministrativa in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni.
Il decreto interviene al fine di consentire alle pubbliche amministrazioni, sulla base delle necessità espresse, il potenziamento delle proprie strutture, con particolare riguardo a quelle coinvolte nell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) o nella tutela della salute e dell’incolumità pubblica.
Il testo, in coerenza con gli stanziamenti effettuati con la legge di bilancio per il 2022 (legge 30 dicembre 2021, n. 234), incrementa le dotazioni organiche delle amministrazioni centrali, dando termine al 30 giugno per la conseguente riorganizzazione delle strutture e con la previsione delle relative procedure di assunzione del personale.
Si potenziano poi le dotazioni organiche delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo delle Capitanerie di porto, dei Vigili del fuoco, del personale militare e di polizia e si prevede l’istituzione e la disciplina della carriera dei medici nel Corpo di Polizia Penitenziaria.
Si istituisce inoltre l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico, con abrogazione dell’Osservatorio nazionale del lavoro agile nelle amministrazioni pubbliche e della Commissione tecnica per la performance.
Le disposizioni che interessano gli enti locali sono contenute in particolare nell’articolo 3, il quale conferma innanzitutto l’esclusione (fino al 31 dicembre 2026) del costo dei segretari comunali da tutti i limiti di spesa del personale, anche se solo per i comuni sprovvisti di segretario comunale alla data di entrata in vigore del presente decreto legge. Viene inoltre confermata la possibilità di utilizzare nel 2023 le risorse del Fondo assunzioni Pnrr non spese dai Comuni nell’anno 2022 per via dei ritardi verificatisi nella assegnazione delle stesse.
Prevista anche la possibilità per gli enti locali di stabilizzare il personale che entro il 2026 abbia maturato almeno 36 mesi di servizio negli ultimi 8 anni. Una norma, dice il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, «molto importante, che rende più attrattiva la Pa».