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Nuovi chiarimenti del MIT in merito all’erogazione degli incentivi per funzioni tecniche

Il 26 settembre scorso sono stati pubblicati sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tre nuovi interessanti pareri concernenti l’applicazione della disciplina degli incentivi alle funzioni tecniche prevista dal D.Lgs. n. 36/2023.
Vediamoli in dettaglio

Con il primo dei citati pareri, il n. 2916, l’Ufficio Supporto giuridico del Mit ha ribadito che, anche nei lavori pubblici, le mansioni incentivabili non devono necessariamente avere una spiccata connotazione tecnica, ben potendo gli enti riconoscere detto incentivo anche per lo svolgimento di attività meramente amministrative, come per esempio la “collaborazione all’attività del responsabile unico del progetto (responsabili e addetti alla gestione tecnico-amministrativa dell’intervento)” e la “predisposizione dei documenti di gara”.

Con il successivo parere n. 2981, il Ministero ha invece chiarito che ai fini dell’erogazione dell’incentivo non rileva la costituzione dell’ufficio di direzione lavori, quanto piuttosto lo svolgimento delle attività incentivabili elencate nell’allegato I.10. Per i lavori, infatti, la norma non pone restrizioni analoghe a quelle previste per gli affidamenti di servizi e forniture, che possono essere incentivati soltanto qualora di particolare complessità.

Con l’ultimo dei tre pareri resi in materia, il n. 2986, il Mit ha infine precisato che l’Irap relativa ai compensi da erogare al personale dipendente a titolo di incentivi alle funzioni tecniche deve trovare copertura nel quadro economico dell’intervento.