Il Presidente del Consiglio di Stato ha deferito all’Adunanza plenaria, l’annosa questione circa la disapplicazione, da parte della Repubblica Italiana, delle leggi statali o regionali che prevedano proroghe automatiche e generalizzate delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative.
La questione riguarda nello specifico le previsioni dei commi 682 – 683 art. 1 L. 145/2018 (legge di bilancio 2019) che avevano di fatto esteso fino al 2033, la durata delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative, determinando un contrasto con le disposizioni comunitarie (direttiva 2006/123/CE – cd direttiva Bolkestein) che prevedevano quale termine ultimo di tali concessioni il 31.12.2020.
Il deferimento all’Adunanza plenaria, prevista per il 13 ottobre 2021, è stato determinato dall’impugnazione di due sentenze (TAR Puglia sez. Lecce n. 73/2021 e TAR Sicilia sez. Catania n. 504/2021) che avevano avuto esito opposto in materia di sostenibilità della proroga delle suddette concessioni.