Nel corso della seduta di ieri, 15 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
Il suddetto disegno di legge dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più di 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027.
Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità.
Per quanto concerne in particolare il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, il Governo ha previsto uno stanziamento aggiuntivo dello 0,22% destinato ai rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024 (che porta così l’incremento nel triennio di riferimento al 6%) ed uno stanziamento di 3 miliardi di € per il rinnovo dei contratti del successivo triennio 2025-2027.
Come sempre, però, le amministrazioni non statali dovranno garantire gli stessi incrementi percentuali con risorse messe a carico dei rispettivi bilanci.
Nella manovra sembra poi aver trovato posto anche l’aumento da due a tre mesi della durata dei congedi parentali retribuiti all’80% (ricordiamo che nel pubblico impiego il primo mese di congedo risulta già interamente retribuito).