Spuntano anche l’esenzione Imu per le case occupate e un nuovo pacchetto sull’ambiente nell’ultima bozza della legge di bilancio 2023 diffusa stamani. Sale così a 155 articoli (senza contare quello contenuto nella Sezione II – Stati di previsione) il testo della Manovra, che nella versione entrata lunedì scorso in Consiglio dei ministri contava solo 136 articoli.
Per quanto più interessa in questa sede, trovano conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni in merito all’entità delle risorse messe a disposizione degli enti locali per fronteggiare il caro bollette.
L’art. 8 prevede infatti il riconoscimento agli enti locali di un nuovo contributo straordinario per garantire la continuità dei servizi erogati. A tal fine, precisa la norma “è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno un fondo con una dotazione di 400 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare per 350 milioni di euro in favore dei comuni e per 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province”. Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvederà con apposito “decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 31 marzo 2023 in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas, rilevata tenendo anche conto dei dati risultanti dal SIOPE-Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici”.
A queste risorse si aggiungeranno, poi, 500 milioni di euro destinati alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila, gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità (art. 78).
Nel 2023 gli enti locali potranno inoltre contare su un incremento di 50 milioni di euro del fondo di solidarietà comunale (art. 137).
Buone notizie anche per i Comuni colpiti dalla perdita di gettito a seguito dell’istituzione della Tasi nel 2014, i quali potranno continuare a contare – a regime – sulla misura compensativa, concessa con il fondo Imu-Tasi, di 110 milioni (art. 140).
Trovano conferma, infine, lo stanziamento di un fondo di 10 milioni di euro per l’anno 2023 (che diventeranno 12 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025) finalizzato ad incentivare interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale dei piccoli Comuni a vocazione turistica (art. 105), nonché lo stanziamento di un analogo importo (destinato però solo ai comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti) per il finanziamento di progetti finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferie e il miglioramento del livello di autonomia possibile (art. 67).