La deliberazione ARERA 363/2021/R/Rif, introduttiva del Metodo Tariffario per il periodo regolatorio 2022-2025, aveva previsto all’articolo 8 la revisione obbligatoria del Piano Finanziario TARI con riferimento alle annualità 2024 e 2025. L’Autorità aveva demandato ad un successivo provvedimento la definizione delle nuove indicazioni metodologiche.
Il 3 agosto 2023 ARERA ha poi pubblicato la deliberazione 389/2023/R/Rif con la quale vengono stabilite le disposizioni aventi ad oggetto la definizione delle regole e delle procedure per l’aggiornamento biennale dei piani economico-finanziari, ai fini della rideterminazione, per le annualità 2024 e 2025, delle entrate tariffarie di riferimento.
Gli interventi apportati dalle nuove disposizioni attengono in particolare:
- agli adeguamenti contabili e monetari per l’aggiornamento dei costi riconosciuti sulla base dei rilevanti incrementi inflattivi;
- al limite alla crescita annuale delle entrate tariffarie, anche tenuto conto del coordinamento con le misure introdotte sull’efficienza della raccolta differenziata e sugli impianti di trattamento dei rifiuti urbani, dalla Deliberazione 387/2023;
- alle ulteriori regole per la determinazione dei costi operativi incentivanti e delle componenti a conguaglio.
Ad oggi tuttavia non è ancora possibile procedere alla compiuta revisione del Piano Finanziario TARI in quanto sono stati rinviati a successivi provvedimenti attuativi, non ancora emanati:
- l’aggiornamento dei parametri alla base del calcolo dei costi d’uso del capitale, nonché delle modalità applicative che permettano la determinazione delle entrate tariffarie secondo le scadenze stabilite;
- ai fini della determinazione del grado di copertura dei costi efficienti della raccolta differenziata 𝛨𝑎, la puntuale esplicitazione delle regole per la riclassificazione delle componenti di ricavo e di costo volta alla quantificazione dei ricavi relativi ai rifiuti di imballaggio e dei costi relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, nonché l’esplicitazione delle modalità semplificate di determinazione di tali variabili nel caso di effettive difficoltà di ricostruzione dei dati necessari;
- la definizione delle modalità operative per la predisposizione e trasmissione – prevista per le proposte tariffarie relative agli anni 2024 e 2025 – dell’aggiornamento dei dati e degli atti, redatti secondo schemi tipizzati, che costituiscono l’aggiornamento della proposta tariffaria per gli anni 2024 e 2025 (a tal proposito è stato pubblicato un tool provvisorio solo qualche giorno fa come indicato in questo nostro precedente articolo).
Non è ancora chiaro, anche se resta assolutamente auspicabile, se l’Autorità procederà o meno all’emanazione dei nuovi schemi di atti tipizzati, tra cui spicca la Relazione di Accompagnamento che dovrebbe essere aggiornata alle numerose novità introdotte con i provvedimenti sopra indicati.
Infine si rappresenta che i Comuni avranno tempo sino al 30 aprile 2024 per approvare le tariffe TARI relative all’annualità 2024 e quindi per determinare il gettito in ottemperanza a quanto previsto nel Piano Finanziario che dovrà essere aggiornato. Nel frattempo, ai fini della determinazione delle grandezze di bilancio previsionale – la cui approvazione ad oggi resta fissata al 31 dicembre 2023 –l’importo in entrata a titolo di TARI dovrà essere desunto dal PEF pluriennale da ultimo emanato (nel 2022 o, per i Comuni che avessero già provveduto alla revisione infra-periodo, nel 2023), considerando la colonna relativa al 2024. Nello schema excel (tool), al foglio PEF, il dato è contenuto nella cella L90. Naturalmente a seguito di revisione del Piano Finanziario e tariffe TARI 2024 sarà necessario provvedere alla variazione dell’importo in entrata sulla base dei nuovi importi emergenti dal prospetto aggiornato.