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La scomparsa della TARI giornaliera sui mercati e le problematiche conseguenti

L’art. 1 co. 838 L. 160/2019 stabilisce che limitatamente ai casi di occupazione temporanea il Canone di concessione per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche destinate ai mercati (c.d. Canone mercatale) sostituisca, oltre alla TOSAP/COSAP dello scorso anno, anche i prelievi sui rifiuti di cui ai commi 639, 667 e 668 dell’art. 1 L. 147/2013. Le tariffe del Canone mercatale dovranno quindi tenere in considerazione anche tale componente ma con evidenti problemi di definizione delle tariffe e di copertura integrale dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti.

Nell’Approfondimento n. 9 sono state quindi trattate le problematiche inerenti la definizione delle tariffe del Canone mercatale, evidenziandone le conseguenze sul gettito, nonché quelle riguardanti la copertura integrale dei costi alla luce delle disposizioni ARERA.

Emerge una disciplina lacunosa che lascia aperte molte questioni su cui pare che il Legislatore non si sia soffermato a dovere, e che fa affiorare con crescente difficoltà i benefici di semplificazione e uniformità tanto perseguiti con l’introduzione del Canone patrimoniale e del Canone mercatale.

Da ultimo, deve poi essere ricordato che, con il recente D.L. Sostegni, è stato prolungato fino al 30 giugno il periodo di esonero dal versamento del Canone mercatale, inizialmente previsto fino al 31 marzo prossimo e già previsto nel periodo 1° marzo – 15 ottobre 2020, ai sensi dell’art. 181 D.L. 34/2020: esonero che comporterà ulteriori conseguenze sul gettito derivante da tale tipo di occupazioni.
 

Tags: Canone unico, TARI