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La Funzione pubblica fornisce chiarimenti in materia di ricorso alla “Piattaforma unica di reclutamento”

Come noto, il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito con modificazioni dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, ha inserito all’interno del decreto legislativo n. 165 del 2001 il nuovo articolo 35-ter che disciplina il ricorso al Portale unico del reclutamento per le assunzioni a tempo determinato e a tempo indeterminato.

Il 1° luglio scorso il Dipartimento della Funzione pubblica ha diramato la nota circolare n. 1/2022 con cui si forniscono alle amministrazioni pubbliche specifici chiarimenti in materia di “Piattaforma unica di reclutamento” (www.InPA.gov.it), illustrando in dettaglio le funzionalità del Portale e le relative modalità di accesso e di utilizzo da parte delle amministrazioni stesse.

La nota ricorda che l’utilizzo del Portale verrà esteso a Regioni ed enti locali per le rispettive selezioni di personale soltanto a far data dal 1° novembre 2022, ma nulla vieta a queste amministrazioni di avvalersi delle funzionalità del Portale anche precedentemente all’adozione del decreto del Ministro della pubblica amministrazione che ne regolamenterà le relative modalità di utilizzo.

Il decreto-legge n. 36 del 2022 ha poi altresì aggiunto il comma 1-quater all’articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001, prevedendo che, a decorrere dal 1° luglio 2022, in ogni caso di avvio di procedure di mobilità, le amministrazioni provvedono a pubblicare il relativo avviso in una apposita sezione del Portale. Il personale interessato a partecipare alle predette procedure invia la propria candidatura, per qualsiasi posizione disponibile, previa registrazione nel Portale corredata dal proprio curriculum vitae esclusivamente in formato digitale.

L’obbligo di pubblicazione degli avvisi di mobilità sul Portale si applica, a decorrere dal 1° luglio 2022, a tutte le pubbliche amministrazioni, considerato l’ambito applicativo dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001, rubricato “Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse”, in cui si innesta la nuova disciplina normativa.

Per le Regioni e gli enti locali, invece, le modalità di utilizzo del Portale, anche ai fini delle procedure di mobilità, saranno definite nel richiamato decreto ministeriale, fermo restando che dal 1° luglio 2022 dette amministrazioni possono comunque fare ricorso alla piattaforma.

Si evidenzia, inoltre, che l’articolo 10, comma 4, del decreto-legge n. 36 del 2022 ha esteso l’ambito applicativo del Portale, consentendo a tutte le pubbliche amministrazioni di ricorrere alla piattaforma per il conferimento di incarichi professionali tra cui rientrano anche quelli non connessi all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Pertanto, coerentemente con quanto previsto dalla disciplina normativa richiamata, attraverso il Portale è possibile svolgere le seguenti attività:
a) pubblicare i bandi per il reclutamento di personale a tempo determinato e indeterminato, gli avvisi per la mobilità dei dipendenti pubblici e gli avvisi di selezione per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge n. 80 del 2021 (legge n. 113 del 2021). Resta fermo quanto previsto dal richiamato articolo 10, comma 4, del decreto-legge n. 36 del 2022 (legge n. 79 del 2022);
b) ricevere e monitorare le candidature relative ai bandi e agli avvisi di cui alla lettera a);
c) acquisire e ricercare i curricula vitae dei candidati alle procedure di cui alla lettera a);
d) pubblicare le graduatorie finali di merito e gli esiti delle procedure di cui alla lettera a);
e) ricercare professionisti ed esperti a cui conferire incarichi di collaborazione con contratto di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge n. 80 del 2021 (legge n. 113 del 2021), previa procedura selettiva. Resta fermo quanto previsto dal richiamato articolo 10, comma 4, del decreto-legge n. 36 del 2022 (legge n. 79 del 2022);
f) effettuare comunicazioni dirette ai candidati.