Lo slittamento al prossimo 30 aprile del termine per l’approvazione del bilancio offre ai Comuni qualche giorno in più per poter istituire, mediante approvazione di un Regolamento, il Canone patrimoniale di concessione e autorizzazione alle occupazioni e alla diffusione dei messaggi pubblicitari.
Tuttavia, le zone d’ombra lasciate dalla normativa di riferimento (art. 1 co. 816-836 L. 160/2019) sono ancora numerose e lasciano spazio ad interpretazioni diverse da parte degli operatori del settore e degli stessi Comuni i quali sono comunque chiamati ad affrontare le questioni irrisolte considerando la necessità di non stravolgere completamente l’assetto in precedenza applicato, di rendere attualizzabili le nuove disposizioni e di istituire l’entrata essendo impossibile richiedere ai contribuenti il versamento dei vecchi prelievi tributari alla luce dell’abrogazione delle norme di riferimento.
Nell nostro approfondimento n. 10 del 6/04/2021 (scaricabile qui), che completa quanto già trattato nell’approfondimento n. 9 inerente al Canone mercatale, abbiamo voluto mettere in luce gli aspetti di dubbia applicazione del Canone patrimoniale, senza la pretesa di fornire per ciascuno una soluzione, ma nella speranza di un celere intervento chiarificatore da parte del MEF o a livello legislativo.