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Incremento indennità amministratori locali: le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022 non coprono integralmente gli aumenti di spesa

Come già evidenziato in precedenza, nella seduta della Conferenza Stato-città svoltasi ieri, l’ANCI E l’UPI hanno espresso l’intesa sullo schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il quale viene ripartito, per l’anno 2022, il contributo complessivo di 100 milioni di euro previsto dalla legge di bilancio per il 2022 a titolo di concorso alla copertura del maggiore onere sostenuto dai Comuni per l’incremento delle indennità di funzione degli amministratori.

Stando alla Nota metodologica allegata al decreto, il riparto è stato calcolato sulla base dei dati desumibili dalle Tabella 1 e 2 contenute nella “Relazione illustrativa (R.I.), relazione tecnica e allegato conoscitivo” al disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024.

L’importo del contributo da assegnare a ciascun Comune è stato pertanto calcolato come differenza fra l’indennità massima astrattamente erogabile in base alla normativa previgente e quella spettante agli amministratori alla luce della nuova disciplina di recente emanazione.

Per cui, negli enti in cui l’indennità di carica effettivamente percepita in precedenza dagli amministratori si attestava ad un livello più basso rispetto alla misura teoricamente spettante (valore edittale di cui al D.M. n. 119/2000 decurtato della percentuale di cui all’art. 1, comma 54, della L. 266/2005), il maggior costo corrispondente alla differenza fra questi due importi rimarrà a carico del bilancio comunale.

La Nota metodologica precisa inoltre che, sulla base del citato criterio di riparto, il totale delle assegnazioni per l’anno 2022 ammonterebbe ad euro 100.365.257 (di cui € 37.036.747 per l’incremento dell’indennità dei sindaci ed 63.328.510 per l’incremento dell’indennità di vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali), per cui è stato necessario riproporzionare il contributo complessivamente erogato per allineare il riparto ai 100 milioni stanziati per la medesima annualità.

Viene infine ricordato che il decreto-legge n. 124 del 2019, all’art. 57-quater, aveva già previsto un incremento dell’indennità dei sindaci dei comuni fino a 3.000 abitanti, con l’istituzione di uno specifico fondo di 10 milioni di euro a decorrere dall’anno 2020, i cui contributi, secondo le elaborazioni e la metodologia delle Tabelle 1 e 2 della citata “Relazione illustrativa, relazione tecnica e allegato conoscitivo” al disegno di legge di bilancio 2022, continuano ad essere attribuiti separatamente rispetto al presente riparto, secondo le assegnazioni precedentemente disposte dal decreto del Ministro dell’interno, di concerto col Ministro dell’economia e delle finanze del 23 luglio 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale n. 194 del 4 agosto 2020. Di tali incrementi, precisa la Nota, si è ovviamente tenuto conto per la determinazione del contributo di cui al comma 586 dell’art. 1 della L. n. 234/2022, ma ciò implica la conseguente necessità per questi enti di cofinanziare l’incremento in parola con fondi propri.

Tags: Amministratori locali, Compensi