Con la delibera n. 161/2020/PAR depositata ieri la Sezione regionale di controllo della Calabria chiarisce che l’intervento dei Comuni a sostegno dei canoni di locazione degli immobili in uso alle Forze Armate possa essere solo parziale e pro quota.
La materia dell’ordine pubblico e della sicurezza è intestata in via esclusiva allo Stato ma con la legge 208/2015 – legge di stabilità 2016 – è stata riconosciuta la possibilità per i Comuni di contribuire alle spese per la locazione di immobili privati adibiti a caserme di Forze dell’ordine nei limiti del “canone di locazione come determinato dall’Agenzia delle entrate”. Più precisamente “per le caserme delle Forze dell’ordine e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ospitate presso proprietà private, i comuni appartenenti al territorio di competenza delle stesse possono contribuire al pagamento del canone di locazione come determinato dall’Agenzia delle entrate”.
I magistrati contabili insistono sul significato del termine “contribuire” a sostegno del parere finale reso che esclude, appunto, la possibilità, ipotizzata dal Comune istante, di farsi carico dell’intero canone di locazione della caserma delle Forze dell’Ordine.