Atteso per lo scorso 20 novembre il Decreto relativo alla quantificazione delle quote a saldo del fondo art. 39 – DL Agosto – integrativo del Fondo funzioni fondamentali di cui art. 106 DL 34/2020, sarà presentato in Conferenza Stato-città convocata in seduta straordinaria giovedì 26 novembre prossimo.
Come previsto all’art. 39 comma 5 del DL Agosto gli enti avranno tempo fino al 31.12.2020 per procedere con le necessarie variazioni di bilancio in recepimento delle somme complessive erogate a titolo di “Fondone COVID”.
Sulla base dello schema di certificazione reso disponibile con il Decreto n. 212342 del 3 novembre 2020 gli enti possono iniziare a ragionare sugli utilizzi effettivi del Fondone ad oggi, minori entrate e minori e maggiori spese, considerando i vari ristori ricevuti e valutando le prossime scelte.
Buona parte dei Comuni che seguiamo ci hanno segnalato che, in prima analisi, pare emergere un esubero di risorse erogate a fronte del “consumato” che si può evidenziare in certificazione ma molti sono i dubbi interpretativi e i criteri illustrati nel decreto che si scontrano con la gestione della partita da parte degli enti.
Il Fondo pluriennale vincolato, ad esempio, che se relativo a spese di investimento Covid finanziate con il Fondo art. 112 “Comuni zona rossa” non potrebbe essere indicato mentre la quota di contributo viene portata in automatica detrazione dalla certificazione, ancora le minori entrate TARI contingentate e ricondotte ad un valore calcolato prima che entrasse in vigore il nuovo lockdown o il caso di spese sostenute dagli enti con risorse proprie prima di venire a conoscenza dell’entità del Fondone utilizzabile e molti altri casi che rendono difficile la quantificazione della somma che gli enti dovrebbero valutare come “in avanzo” da vincolare per la successiva applicazione sul 2021.