Entro il prossimo 28 febbraio gli enti dovranno verificare l’eventuale obbligo di iscrizione a Bilancio, anche in esercizio provvisorio, del Fondo Garanzia debiti commerciali – FGDC.
Per l’anno 2023 sono confermati gli indicatori che ciascun ente deve rispettare per non dover attuare la misura di garanzia ed è prorogata la possibilità di fare riferimento ai propri dati contabili per misurare lo stock del debito commerciale residuo al 31.12.2022.
Il rispetto dei tempi di pagamento della PA, a partire dall’anno di introduzione del FGDC (2021), è divenuto uno degli obiettivi principali e maggiormente monitorati dal momento che una delle riforme abilitanti del PNRR, la Riforma 1.11 “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e del sistema sanitario” è interamente dedicata allo scopo.
Le riforme abilitanti, pUr non prevedendo investimenti o costi specifici, costituiscono un tassello fondamentale per assicurare il raggiungimento degli obiettivi PNRR nel loro complesso e l’anno 2023, secondo quando previsto dalla Riforma 1.11, è il primo in cui verrà verificato il rispetto degli obiettivi dalla stessa previsti.
Grande attenzione, dunque, deve essere prestata alla previsione ed al monitoraggio dei flussi di cassa di ciascun Ente in considerazione degli effetti sul Bilancio di Previsione, sul Rendiconto e sul concorso al rispetto degli obiettivi di breve termine e strutturali previsti dal PNRR come illustrato nel nostro Approfondimento n. 5/2023.