Oggi pomeriggio si è tenuta presso la V Commissione bilancio del Senato l’audizione informale, relativa al DL Ristori, a cui ha partecipato ANCI, rappresentata da Alessandro Canelli, delegato alla Finanza locale Anci e presidente Ifel.
Il documento presentato da ANCI contiene tutti i punti fondamentali che andrebbero affrontati e risolti nel brevissimo periodo e che costituiscono la gran parte dei gravi problemi, in termini gestionali, contabili e di programmazione che assediano gli enti locali in questi delicati mesi dell’anno in cui ci si trova, contemporaneamente, a dover monitorare ed attestare il permanere degli equilibri su di un bilancio, 2020, gestito “al buio” e a programmare un triennio, 2021-2023, con scarse e deboli certezze.
In riferimento alla questione “risorse” la proposta di maggior peso è quella di permettere agli enti locali di poter usufruire anche nel corso dell’anno 2021 delle somme del Fondone Covid così da permettere, davvero, di programmare gli interventi necessari, che non termineranno di palesarsi al 31 dicembre e di evitare, o quantomeno rivedere, la procedura di certificazione prevista nella bozza di Decreto reso noto la scorsa settimana.
In riferimento alla questione “operatività e scadenze” le proposte sono quelle tanto auspicate dagli addetti ai lavori: proroga al 2022 dell’entrata in vigore del Canone Unico, proroga al 2022 dell’obbligo di introduzione del Fondo garanzia debiti commerciali e, richiesta questa che dovrebbe essere certamente accolta per evidenti questioni organizzative con una ricaduta diretta sui contribuenti, proroga al 30 aprile 2021 del termine per l’approvazione dei piani economico-finanziari, dei regolamenti e delle tariffe relative al servizio rifiuti e ai connessi prelievi tributari o patrimoniali. (sganciando, come per il 2020, questo termine dalla scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione, ad oggi fissata al 31 gennaio 2021)
Anci illustra dettagliatamente le richieste di emendamento tra cui segnaliamo anche la proroga della scadenza per l’approvazione del bilancio consolidato al 28 febbraio 2021 ed il mantenimento al 95% della percentuale di accantonamento al FCDE.
Resta il fatto che i tempi per la conversione in legge del DL Ristori sono troppo ampi rispetto all’urgenza con cui gli enti locali attendono indicazioni per poter procedere con una corretta programmazione ed una adeguata gestione delle risorse e delle prossime scadenze.