Il nuovo decreto PA appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale contiene alcune importanti novità anche in materia di stabilizzazione del personale precario.
Viene infatti anzitutto previsto l’ulteriore ampliamento delle possibilità di stabilizzazione diretta degli assistenti sociali da parte degli enti locali, concedendo loro più tempo (fino al 31 dicembre 2025) per maturare i tre anni di servizio minimi (negli ultimi otto) che danno diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Si stabilisce, poi, che l’esperienza professionale maturata nei rapporti di lavoro a tempo determinato nell’ambito dei progetti del PNRR non potrà essere valorizzata (prevedendo una riserva di posti non superiore al 40% destinata al predetto personale) nei bandi di concorso per il reclutamento di personale dirigenziale.
Inoltre, si esclude l’applicabilità della riserva (del 50%) di cui all’art. 28, comma 1-bis, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 (convertito, con modificazioni, dalla legge 10 agosto 2023, n. 112), in favore del personale dirigenziale e non dirigenziale che non risulti in servizio presso gli enti che bandiscono i concorsi.
Da ultimo, viene disposta un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2025 del termine previsto dall’articolo 1, comma 495, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 relativo alle procedure di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81.