Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, il Governo ha deciso di anticipare i tempi, inserendo già nel decreto legge approvato ieri il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. A chi svolge attività che non consentono lo smart working, invece, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting.
Queste misure avrebbero dovuto essere contenute nel decreto “Sostegni” che verrà varato la settimana prossima, ma poi le nuove chiusure determinate dalla stretta e l’aumento delle zone rosse hanno indotto l’Esecutivo ad intervenire con immediatezza.
I congedi saranno retroattivi dal 1° gennaio 2021 e saranno retribuiti al 50% solo per chi ha figli minori di 14 anni, mentre quelli fruiti dai genitori di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni non verranno retribuiti.
Per operatori sanitari, forze dell’ordine e lavoratori autonomi è previsto invece un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana, in alternativa al congedo parentale.
La norma, poi, stabilisce che per i giorni in cui un genitore svolge la prestazione di lavoro in modalità agile o fruisce del congedo oppure non svolge alcuna attività lavorativa o è sospeso dal lavoro, l’altro genitore non può fruire dell’astensione o del bonus baby-sitter, salvo che sia genitore anche di altri figli minori di anni quattordici avuti da altri soggetti che non stiano fruendo di alcuna delle misure previste dalla norma stessa.
Le misure in questione, specifica infine il decreto, si applicheranno fino al 30 giugno 2021.