Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco e del Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, ha approvato quest’oggi un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Tra le principali novità del provvedimento appena varato ci sono l’estensione del credito d’imposta alle aziende fino a novembre, con un’attenzione speciale alle imprese energivore e gasivore; un bonus una tantum di 150 euro per i 22 milioni di percettori di reddito inferiore a 20mila euro lordi annui, pensionati e incapienti compresi; garanzie statali sui prestiti, entro il tasso del Btp senza commissioni aggiuntive, alle imprese in crisi di liquidità per gli aumenti dei costi dell’energia. Di fatto, una rateizzazione delle bollette.
Per quanto più interessa in questa sede, rileva in particolare la disposizione contenuta nel comma 1 dell’art. 5, la quale prevede che “Il contributo straordinario di cui all’articolo 27, comma 2, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 aprile 2022, n. 34, già incrementato dall’articolo 40, comma 3, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, e dall’articolo 16 del decreto legge 9 agosto 2022, n. 115, è incrementato per l’anno 2022 di ulteriori 200 milioni di euro, da destinare per 160 milioni di euro in favore dei comuni e per 40 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province. Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvede con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il 31 ottobre 2022, in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas“.
Per effetto di tale ultima integrazione, il contributo straordinario previsto dall’art. 27, comma 2, del DL “Energia” arriva così a valere complessivamente 1.020 milioni di euro, di cui 860 milioni destinati ai Comuni e i restanti 160 milioni riservati alle Province e alle Città metropolitane.