Nel corso della giornata odierna il Governo ha presentato ai Sindacati la bozza del nuovo decreto-legge “Aiuti bis”, illustrando le misure pensate per aiutare le famiglie e le imprese ad affrontare l’inflazione e la crisi energetica.
Tra gli interventi previsti troviamo l’anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni (con gli assegni che aumenteranno del 2% a partire da ottobre), il taglio del cuneo fiscale nel secondo semestre 2022 per i redditi fino a 35 mila euro e le misure su bollette e carburanti.
Per quanto più di interesse in questa sede giova segnalare la disposizione contenuta nel comma 1 dell’art. 18, la quale prevede che “Il contributo straordinario di cui all’articolo 27, comma 2, del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, è incrementato per l’anno 2022 di 400 milioni di euro, da destinare per 350 milioni di euro in favore dei comuni e per 50 milioni di euro in favore delle città metropolitane e delle province. Alla ripartizione del fondo tra gli enti interessati si provvede con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro il XXX 2022, in relazione alla maggiore spesa per utenze di energia elettrica e gas“.
Per effetto di tale ultima integrazione, il contributo straordinario previsto dall’art. 27, comma 2, del DL “Energia” arriva così a valere complessivamente 820 milioni di euro, di cui 700 milioni destinati ai Comuni e i restanti 120 milioni riservati alle Province e alla Città metropolitane.