In data odierna l’Anci ha pubblicato una prima nota di commento sulle disposizioni contenute nel DL 36/2022 in materia di personale negli enti locali.
La nota si occupa di dare una prima lettura interpretativa su alcuni temi tra cui la definizione dei profili professionali nella pianificazione dei fabbisogni di personale, il potenziamento amministrativo delle Regioni e delle politiche di coesione, le disposizioni sul conferimento di incarichi per il PNRR.
Il documento, tuttavia, preannuncia anche alcune richieste di modifica del provvedimento da parte dell’Associazione.
Queste, in sintesi, le osservazioni e le proposte di modifica all’impianto normativo segnalate dall’Anci:
1) l’adozione di nuove Linee di indirizzo per la pianificazione dei fabbisogni di personale concernenti la definizione dei nuovi profili professionali individuati dalla contrattazione collettiva, lede, per certi versi, l’autonomia organizzativa di Comuni e Città metropolitane, che si attua anche attraverso la definizione dei profili professionali e la pianificazione dei propri fabbisogni di personale. Conseguentemente, l’ANCI, chiederà che le Linee di indirizzo siano adottate previo Accordo in Conferenza unificata, anche al fine di chiarire il ruolo inedito della contrattazione collettiva in questa materia;
2) a fronte dell’esigenza di garantire la piena autonomia dei Comuni e delle Città metropolitane nella gestione delle proprie procedure di reclutamento, anche alla luce delle nuove e diverse modalità messe a disposizione dalla legislazione più recente, l’ANCI chiederà che l’obbligo per questi enti di avvalersi del Portale del reclutamento “inPA” si trasformi in una semplice facoltà, anche per non aggravare le procedure di reclutamento di ulteriori adempimenti burocratici;
3) fermo restando il favore dell’Associazione per ogni semplificazione delle modalità di svolgimento dei concorsi pubblici, viene segnalata la necessità che sulla modalità di utilizzo di strumenti informatici e digitali ci sia maggior chiarezza sulla compatibilità con i bilanci degli enti;
4) si segnalano forti dubbi interpretativi in merito all’applicazione delle disposizioni che limitano comandi e distacchi nel pubblico impiego, soprattutto nei Comuni più piccoli, dove le dotazioni organiche sono composte da poche unità di personale;
5) l’Anci chiederà di estendere anche alle Città Metropolitane l’ampliamento dei limiti finanziari per le assunzioni a tempo determinato destinate all’attuazione degli interventi del PNRR.