La seduta odierna della Conferenza Stato-città ed autonomie prevede l’analisi dello “Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente i criteri e le modalità per la verifica a consuntivo della perdita di gettito e dell’andamento delle spese e le conseguenti regolazioni finanziarie e modalità per l’acquisizione al bilancio dello Stato delle risorse ricevute in eccesso.” .
Il decreto relativo ai conguagli definitivi sulle somme trasferite agli enti nel corso del triennio emergenziale 2020-2022, inizialmente atteso entro il 31 ottobre 2023, approderà in Conferenza per incassare il parere positivo che consentirà agli enti di conoscere l’effettiva entità delle somme eventualmente da restituire “enti in surplus” o da ricevere a titolo di ulteriore trasferimento ( a questo punto non più vincolato) “enti in deficit”.
Il decreto è particolarmente atteso in quanto non saranno solo i risultati delle certificazioni trasmesse negli anni 2021,2022 e 2023 a determinare il saldo finale dell’ente ma anche considerazioni diverse, non previste nei decreti annuali relativi alle certificazioni, messe in campo da RGS quali:
- rettifiche rispetto alle minori spese indicate (o non indicate)
- rettifiche rispetto alle minori entrate (non considerate interamente per tutte le voci)
- eventuali azioni di ripiano delle perdite degli organismi partecipati
- miglioramento della Lettera E del risultato di amministrazione.
Alla luce di tutto quando sopra è ipotizzabile che per alcuni enti emergeranno delle “sorprese” non necessariamente positive che dovranno essere recepite in sede di Rendiconto 2023 al fine di adeguare il saldo dei vincoli al 31.12.2023 ed in sede di Bilancio 2024-2026 al fine di prevedere l’eventuale restituzione delle somme su base quadriennale come previsto nella Legge di Bilancio 2024, commi 506 e seguenti.