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Decreto Aprile 2020: permessi e congedi raddoppiati

Cominciano a circolare le prime bozze del cosiddetto “Decreto Aprile” (ora probabilmente ribattezzato “Decreto Maggio”) che dovrebbe approdare a giorni in Consiglio dei Ministri.

Numerose sono le novità del provvedimento che riguardano il mondo del lavoro.

Con specifico riferimento al pubblico impiego si segnala innanzitutto la previsione di ulteriori 15 giorni di congedo parentale “straordinario” (retribuiti al 50%) da fruire fino al 30 settembre 2020 e l’estensione del congedo non retribuito di cui all’articolo 23, comma 6, del D.L. n. 18/2020 a tutti i genitori di figli di età inferiore a 16 anni (nella precedente versione detto congedo veniva concesso soltanto ai genitori con figli di età compresa tra i 12 ed i 16 anni).

Si prevede inoltre l’incremento da 1.000 € a 2.000 € del bonus riconosciuto a talune categorie di dipendenti pubblici per l’acquisto di servizi di baby-sitting.

Ai lavoratori che assistono i soggetti disabili in situazione di gravità (nonché ai lavoratori che sono essi stessi affetti da grave disabilità) vengono poi concesse ulteriori complessive dodici giornate di permesso da fruire nei mesi di maggio e giugno 2020 ai sensi dell’art. 33, comma 3, della L. n. 104/1992.

Viene infine estesa fino al 31 luglio (originariamente la norma prevedeva fino al 30 aprile) la possibilità per i lavoratori dipendenti con disabilità grave, oppure in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali attestante una condizione di rischio (derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita), di assentarsi dal servizio senza subire trattenute in busta paga (secondo quanto previsto dall’art. 26, comma 2, del D.L. n. 18/2020).