Il verbale della Commissione Arconet riunitasi lo scorso 23 settembre, pubblicato ieri dalla Ragioneria Generale dello Stato, è dedicato, in particolare, alla presentazione dell’attività di raccolta dati della BDAP.
Oltre ad un’interessante panoramica sulla situazione degli invii da parte degli enti in contabilità finanziaria ed in contabilità economico patrimoniale e ad un’analisi dei risultati dei controlli effettuati dalla piattaforma BDAP è utile evidenziare alcuni passaggi della relazione presentata alla Commissione.
I controlli bloccanti, che non permettono l’acquisizione dei dati alla BDAP, sono distinti in tre tipologie: controlli formali generici, controlli formali di validità e controlli di quadratura MA nella relazione è specificato che, per il Rendiconto 2019, sugli allegati a/1, a/2 e a/3 del risultato di amministrazione i controlli di validità e di quadratura non saranno bloccanti.
Ricordiamo che la compilazione dei tre modelli citati, novità in vigore dalla redazione del Rendiconto 2019, ha portato diversi dubbi e problemi di applicazione tanto che Arconet, oltre alla Faq 39 di parziale chiarimento, ha previsto, nel corso della Commissione dello scorso 24 giugno, la modifica dell’allegato 10 – Schema di Rendiconto – che prevede l’ aggiornamento dei prospetti a/1, a/2 e a/3 inserendo per ciascuno la seguente nota “In caso di revisione della composizione del risultato di amministrazione all’inizio dell’esercizio (vincolati, accantonati e destinati agli investimenti) i dati della colonna (a) possono non corrispondere con i dati dell’ultima colonna del prospetto (a/1, a/2 o a/3) dell’anno precedente.
La Commissione rileva, poi, il problema dell’allineamento delle informazioni che gli enti con popolazione fino a 5.000 abitanti devono inviare e dei controlli sulle stesse operati. Infatti, come è noto, gli enti con meno di 5.000 abitanti possono non tenere le scritture di contabilità economico patrimoniale e produrre, quale allegato obbligatorio al rendiconto, solo la situazione patrimoniale semplificata. Questo si scontra, però, con la struttura xbrl che la piattaforma BDAP si aspetta in quanto, ad oggi, non è prevista la funzione di distinzione della tipologia di enti in base alla popolazione e dei conseguenti differenti controlli. Tale disallineamento sarà sanato in sede di pubblicazione del Decreto di aggiornamento del DM 11 novembre 2019 che ha normato la modalità semplificata di redazione dello stato patrimoniale..