In sede di conversione in legge del D.L. 41/2021 (c.d. Sostegni), le Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato l’emendamento proposto da ANCI di posticipare al 1° gennaio 2022 l’efficacia della comunicazione della fuoriuscita delle utenze non domestiche dal servizio pubblico di raccolta di cui all’articolo 3 comma 12 del D. Lgs. 116/2020, fissando altresì al 30 giugno di ciascun anno (e non più al 31 maggio) il termine per dichiarare la scelta di avvalersi di tale facoltà, ad eccezione dell’anno in corso per il quale il termine rimane fermo al 31 maggio come stabilito dall’articolo 30 comma 5 del citato Decreto Legge:
“La scelta delle utenze non domestiche di cui all’articolo 3, comma 12, del decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116 deve essere comunicata al comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 31 maggio di ciascun anno”.
Di seguito si riporta l’emendamento in questione:
“Al comma 5, sostituire l’ultimo periodo con il seguente: «La scelta delle utenze non domestiche di cui all’articolo 3, comma 12, del decreto legislativo n. 3 settembre 2020, n. 116, deve essere comunicata al comune, o al gestore del servizio rifiuti in caso di tariffa corrispettiva, entro il 30 giugno di ciascun anno, con effetto dal 1º gennaio dell’anno successivo. Solo per l’anno 2021 la scelta deve essere comunicata entro il 31 maggio con effetto dal 1º gennaio 2022.»”.
Rimane quindi irrisolta la questione relativa alla possibilità di regolamentare la fuoriuscita dal servizio pubblico in un momento successivo al termine dichiarativo per l’anno in corso (qui vi avevamo suggerito alcune soluzioni in merito) confermato da ultimo dall’emendamento sopra riportato. Permane dunque l’esigenza di adottare celermente la nuova disciplina, dal momento che, anziché posticipare il termine ormai prossimo relativo all’anno in corso, permettendo al contribuente di compiere una scelta a regolamento approvato, si è deciso di posticipare il termine al 30 giugno solo a decorrere dall’anno 2022.
La scadenza per dichiarare la fuoriuscita dal servizio pubblico resta fissata al 31 maggio dell’anno in corso sebbene, con la variazione in commento, gli effetti di tale comunicazione presentata nel corso di questo mese, non decorreranno dall’anno 2021 ma dal prossimo, con buona pace dei contribuenti che si erano puntualmente attivati sottoscrivendo contratti e auspicando una riduzione tariffaria già a decorrere dall’anno in corso.
In ultimo merita un cenno la questione della riduzione per avvio a riciclo dei rifiuti assimilati: sebbene non si possa più parlare di “rifiuti assimilati” dopo la modifica del Testo Unico Ambientale, per l’anno 2021 la riduzione dovrà restare in vigore dato che non sarà sostituita dalla possibilità di fuoriuscita dal servizio pubblico (che come detto decorre dal 2022). Il Regolamento TARI andrà quindi modificato anche in questa parte che di fatto diventa norma transitoria per il solo anno 2021, destinata a lasciare spazio alla nuova modalità a decorrere dal 1° gennaio 2022.