Sono 40 le proposte di modifica contenute nell’ultima bozza del pacchetto di emendamenti al D.L. “Rilancio” che i Relatori si apprestano a presentare in Commissione Bilancio alla Camera.
Molte le misure rivolte alle famiglie più a rischio povertà, a partire dall’introduzione di un bonus di 600 euro al mese (per i mesi di aprile e maggio 2020) per i caregiver familiari, passando per maggiori fondi ai patronati fino allo scorporo dell’assegno di mantenimento dal calcolo dell’Isee.
Due sole sono le novità che interessano direttamente gli enti locali.
La prima concerne l’elevazione di 1/12 (da cinque a sei dodicesimi), per il solo anno 2020, del limite massimo di ricorso ad anticipazioni di tesoreria per tutti i comuni e le province che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o la dichiarazione di dissesto finanziario (ai sensi rispettivamente degli articoli 243-bis e 246 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) o che hanno deliberato un piano di interventi pluriennale monitorato dalla competente sezione della Corte dei conti.
L’altra novità riguarda invece la proroga del termine entro cui i soggetti di cui al comma 2 dell’art. 20 del decreto legislativo n. 75/2017 potranno maturare il requisito dell’anzianità di servizio utile alla stabilizzazione (non più il 31 dicembre 2017 bensì il 31 dicembre 2020). Grazie a questa modifica, dunque, si riaprono le porte della stabilizzazione anche per tutti i precari di lungo corso della PA che hanno operato in virtù di contratti di lavoro flessibili diversi dal tempo determinato.