Nella seduta di ieri (7 aprile), la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al decreto “Cura Italia” finalizzato a garantire (in via sperimentale e temporanea) una semplificazione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali e una riduzione dei tempi di accesso al pubblico impiego.
A fissare le nuove regole sarà un regolamento adottato entro il 31 luglio 2020 su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione, con cui si provvederà ad aggiornare la disciplina regolamentare contenuta nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487.
Le procedure concorsuali dovranno puntare alla valorizzazione e alla verifica di requisiti specifici e di competenze trasversali tecniche e attitudinali, ivi incluse quelle manageriali per le qualifiche dirigenziali, coerenti con il profilo professionale da reclutare. E, vista la necessità di contrastare la diffusione del virus, i concorsi potranno essere svolti a distanza, ove possibile, con l’ausilio di strumentazione informatica e con l’eventuale supporto di società e professionalità specializzate in materia di reclutamento e di selezione delle risorse umane.
L’emendamento introduce infine l’obbligo per le PA di redigere al termine del periodo di prova del personale neoassunto una apposita relazione finale sull’esperienza professionale e sulle competenze attitudinali dimostrate.