È stato approvato oggi in Consiglio dei Ministri il correttivo al Codice dei contratti pubblici. Ne dà notizia in una nota il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Il testo è frutto di una consultazione che il MIT ha promosso lo scorso luglio e che ha coinvolto 94 stakeholders, di cui 77 operatori privati e 17 soggetti pubblici, che hanno presentato circa 630 contributi.
Il provvedimento introduce così alcune correzioni a sostegno degli investimenti pubblici, con un focus su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione, e revisione prezzi.
Tra i punti salienti del decreto correttivo, spiega la nota del Ministero, figura anche l’estensione dell’incentivo tecnico ai dirigenti responsabili del procedimento (RUP), superando così la precedente limitazione.
È opportuno tuttavia evidenziare che l’approvazione di oggi in CdM costituisce solo il primissimo passo dell’iter necessario a chiudere il cerchio sul correttivo. La legge n. 78/2022 ha previsto infatti che l’emanazione di eventuali decreti legislativi correttivi o integrativi dovrà avvenire con la stessa procedura di cui alla legge delega.
Quindi, dopo il primo passaggio in Consiglio dei ministri, il decreto dovrà essere sottoposto alla valutazione della Conferenza Unificata e del Consiglio di Stato, che avranno 30 giorni di tempo per esprimersi. Successivamente, sullo schema di decreto legislativo dovrà essere acquisito anche il parere delle competenti Commissioni parlamentari, le quali dovranno pronunciarsi sul testo entro 30 giorni dalla data di trasmissione.