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Contributi previdenziali della PA e prescrizione: le nuove norme del D.L. 202/2024

È stato pubblicato in data odierna il messaggio Inps n. 87/2025, con il quale l’Istituto ha fornito le prime indicazioni in ordine all’applicazione delle disposizioni introdotte dall’art. 1, commi 2 e 3, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (decreto Milleproroghe).

Il messaggio ricorda in particolare che l’articolo 1, comma 2, lettera a), del citato decreto-legge ha esteso dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020 i periodi retributivi per i quali opera l’inapplicabilità, che viene prorogata fino al 31 dicembre 2025, dei termini di prescrizione dei crediti contributivi di cui al comma 10-bis dell’articolo 3 della legge 8 agosto 1995, n. 335.

La successiva lettera b) del comma 2 ha inoltre differito al 31 dicembre 2025 il termine, previsto dal comma 10-ter dell’articolo 3 della legge n. 335/1995, entro il quale le pubbliche Amministrazioni sono tenute a dichiarare e ad adempiere agli obblighi relativi alla contribuzione di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria dovuti alla Gestione separata di cui all’articolo 2, commi 26 e seguenti, della medesima legge, in relazione ai compensi erogati per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e figure assimilate.

L’articolo 1, comma 3, ha invece modificato l’articolo 9, comma 4, del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2022, n. 15, prorogando fino al 31 dicembre 2025 (dal 31 dicembre 2024) il regime di inapplicabilità delle sanzioni civili di cui all’articolo 116, commi 8 e 9, della legge n. 388/2000.

Pertanto, le Amministrazioni pubbliche che provvederanno, entro il 31 dicembre 2025, all’adempimento, anche in modalità rateale, degli obblighi di cui ai commi 10-bis e 10-ter dell’articolo 3 della legge n. 335/1995 non saranno tenute a corrispondere le sanzioni civili di cui ai commi 8 e 9 dell’articolo 116 della legge n. 388/2000.

Tags: Contributi previdenziali, Prescrizione