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Concessione impianti sportivi: non è ammesso l’affidamento diretto

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ricorda come, a seguito del riordino della disciplina in materia di costruzione ed esercizio degli impianti sportivi (D. Lgs. 38/2021) e per effetto delle previsioni del nuovo Codice degli appalti, non è più consentito il ricorso all’affidamento diretto; nell’atto di segnalazione n. AS2064 si specifica che, in caso di concessione di servizi riguardanti la gestione di impianti sportivi, deve farsi ricorso “a procedura pubblica (articolo 182 D. Lgs. 36/2023) oppure a procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara, previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici (articolo 187 D. Lgs. 36/2023)”.

Nel medesimo atto di segnalazione, l’AGCM censura il Regolamento per l’affidamento della gestione di impianti sportivi adottato da un ente e le procedure di affidamento seguite dallo stesso ente per la concessione dello stadio comunale in quanto contenenti misure restrittive delle condizioni di concorrenza previste dal quadro normativo vigente.

Tags: Concessioni, Impianti sportivi