Come già evidenziato con la nostra news dello scorso 19 agosto il Ministero dell’Interno ha fissato per domani, 10 settembre, la scadenza ultima entro cui inviare la certificazione delle spese sostenute dai comuni per l’assistenza ai minori per i quali sia stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con provvedimento dell’autorità giudiziaria.
La certificazione è necessaria per procedere alla ripartizione, destinata ai comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, del Fondo pari a 3 milioni di euro finanziato dall’art. 56 quater del DL Sostegni bis così come convertito dalla Legge 106/2021.
In questi giorni ci siamo confrontati con diversi enti in relazione ai contenuti della certificazione stessa in quanto accedendo al portale TBEL non risultano disponibili specifiche più precise rispetto alle informazioni da caricare già citate nel Comunicato del Ministero del 18 agosto. In particolare i dubbi insistevano su quale periodo considerare per il conteggio delle spese sostenute, da quale data partire per indicare gli estremi dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria e come comportarsi in caso di provvedimenti che, con ragionevole certezza, avranno durata pluriennale.
A chiarire alcuni di questi dubbi è intervento un comunicato di Anci che evidenzia: “A seguito di contatti intercorsi con il Ministero dell’interno volti a chiarire alcuni dubbi interpretativi circa i contenuti della richiesta, si segnala che:
- – il termine di scadenza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria, se indeterminato, può essere indicato al 31 dicembre 2021;
- – la spesa da considerare è quella annua che emerge da evidenze amministrative e/o contabili dell’ente per il 2021.”
Il “chiarimento” appare frettoloso e non risolutivo. Dovendo certificare una spesa annua e considerando la variabilità e imprevedibilità dell’andamento di tale spesa (trasformazione dell’affido da struttura a famiglia, nuovo affido, copertura di alcune spese per intervento di misure regionali per casi di maltrattamento grave) i Comuni si troveranno a poter indicare una somma ipotetica ma non certa.
In ogni caso auspichiamo che il Fondo ex art. 56 quater venga finanziato e confermato anche per i prossimi anni in quanto l’impatto fortemente negativo delle spese sostenute dai Comuni per questo tipo di assistenza ai minori mette sempre più spesso a rischio gli equilibri dei bilanci comunali.