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Certificazione Fondi emergenziali: come indicare la spesa con Pdc non corrispondente

Nel corso delle attività di analisi e controllo relative alla predisposizione della Certificazione dei fondi emergenziali 2022 possono emergere alcuni errori di codifica dei capitoli di spesa interessati. Capitoli codificati utilizzando codici di Piano dei conti non presenti in Certificazione oppure non corrispondenti alla effettiva natura di spesa che si intende certificare. 

La Ragioneria Generale dello Stato ha nuovamente confermato che anche in presenza di errori di codifica o di imputazione della spesa l’ente può certificare il maggiore costo operando le opportune variazioni sul Modello COVID-19/2022. Riportiamo una recentissima risposta fornita da RGS ad un Comune da noi  supportato per la redazione della Certificazione.

Domanda:In riferimento alla Certificazione dei fondi emergenziali di cui Decreto n. 242764 del 18 ottobre 2022 ed in particolare alla quantificazione dei maggiori costi per energia elettrica e gas siamo ad evidenziare il seguente problema. In applicazione di quanto previsto al punto Colonna (e) – “Maggiori spese 2022 COVID-19”  – Maggiori spese per energia elettrica e gas il nostro comune ha proceduto ad estrarre i valori dell’impegnato di competenza al 31.12.2022 e dell’impegnato di  competenza al 31.12.2019. A questo punto è emerso un disallineamento notevole e non coerente con la reale condizione dell’ente dovuto ad un errore di codifica che  è stato individuato come di seguito esposto: il contratto per l’illuminazione pubblica (Convenzione Consip manutenzione + fornitura energia elettrica) è stato  classificato, erroneamente, con imputazione alla voce di piano dei conti 1.04.03.99.999 – Trasferimenti correnti a altre imprese. Ben consci dell’errore commesso e in  considerazione del fatto che si provvederà all’immediata sistemazione e ricodifica della voce, siamo a chiedere come poter procedere con l’indicazione in  certificazione delle somme, relative alla spesa per fornitura energia elettrica, imputate erroneamente come voce di trasferimenti. Potremmo operare il confronto con le  somme impegnate nel corso dell’anno 2019 per la medesima finalità e poi indicare la maggiore spesa in corrispondenza del codice di piano dei conti 1.04.03.99.999 conservando l’evidenza dei dati analizzati a futura memoria o sarebbe più corretto indicare la maggior spesa in corrispondenza del piano dei conti U.1.03.02.05.000 Utenze e canoni  o U.1.03.02.15.000 Contratti di servizio pur non trovando riscontro nelle scritture di contabilità finanziaria?”

Risposta: “Al riguardo, in materia di errata contabilizzazione, si segnalano, preliminarmente, le FAQ n. 27 e n. 46. In particolare, la FAQ n. 27, sotto riportata, pur essendo riferita ad erronee contabilizzazioni di entrata può essere utilizzata, come indicazione generale, anche per le spese. 

Domanda n. 27 – È possibile avere chiarimenti in merito a quanto indicato al paragrafo B.1 del Decreto n. 212342 del 3 novembre 2020? La rettifica da apportare, nel caso in cui si sia contabilizzata una voce specifica delle “Imposte, tasse e proventi assimilati” in una voce residuale del piano dei conti, riguarda solo il modello COVID-19 o anche gli importi presenti in BDAP?

Risposta n. 27 – Riguarda solo il modello della certificazione. Nel caso in cui una delle voci inserite nella Sezione 1 del Modello COVID-19 sotto la riga “Imposte, tasse e proventi assimilati” sia stata dall’ente erroneamente contabilizzata in bilancio nella voce residuale “E.1.01.99.000 Altre imposte, tasse e proventi assimilati n.a.c.” o in altra voce residuale del piano dei conti, si chiede all’ente:

–    qualora tale voce abbia, nel Modello in parola, fonte dati BDAP-DCA: di sottrarre l’importo relativo a tale voce, erroneamente contabilizzata in bilancio, dal dato che figurerà nel Modello in corrispondenza della riga “Altro” per farlo, invece, figurare in corrispondenza dell’apposita riga del Modello dedicata all’imposta, tassa o provento in questione;

–    qualora tale voce abbia, nel Modello in parola, fonte dati F24 o ACI: esclusivamente di sottrarre l’importo relativo a tale voce, erroneamente contabilizzata in bilancio, dal dato che figurerà nel Modello in corrispondenza della riga “Altro”.

Ciò posto,  si fa presente che codesto ente può recuperare l’erronea contabilizzazione direttamente nella colonne a) e b) della certificazione, sottraendo dalla voce errata ed incrementando la voce corretta. Successivamente potrà indicare la maggiore spesa al rigo corretto (contratti di servizio U.1.03.02.15.000).

Tags: Certificazione Fondone, Fondone COVID, RGS