Con la recente Deliberazione n. 242/2023/PRSE, depositata lo scorso 27 ottobre, la Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia ha nuovamente evidenziato l’obbligo di costituire cassa vincolata relativamente alle somme assegnate agli enti per l’emergenza sanitaria da Covid-19.
I magistrati contabili si sono espressi come segue: “Si evidenzia, in ogni caso, che il Comune non ha mai apposto alcun vincolo di cassa in violazione della norma che impone di costituire e gestire la cassa vincolata secondo i pertinenti principi contabili (punto 10.6 del principio contabile applicato allegato 4/2 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118) e le linee guida approvate dalla Sezione delle autonomie con deliberazione n. 31/2015/INPR del 19 novembre 2015.
Con riferimento alle risorse provenienti dai fondi Covid-19 COVID, si osserva che le stesse sono caratterizzate da uno specifico vincolo “di scopo” espressamente previsto da una norma di legge e, come tali, dovranno confluire nella cassa vincolata (oltre che essere vincolate nel risultato di amministrazione), nel rispetto delle previsioni di cui all’art. 180, comma 3, lett. d), all’art. 185, comma 2, lett. i) e agli artt. 195 e 222 del TUEL (delibera Sezione regionale di controllo per il Lazio Deliberazione n. 93/2022/PRSE).
Si osserva che l’esigenza di non distogliere dalla loro originaria destinazione le somme vincolate giacenti in cassa emerge chiaramente dalla lettera dell’art. 195 del TUEL, nonché dalle “Linee di indirizzo in tema di gestione di cassa delle entrate vincolate e destinate” di cui alla, già richiamata, deliberazione della Sezione delle Autonomie n. 31/2015/INPR.”
In vista delle operazioni di chiusura dell’anno e delle sistemazioni afferenti alla cassa vincolata si invitano gli enti a tenere in dovuta considerazione il recepimento dei vincoli sulle giacenze di cassa derivanti da tutti i fondi trasferiti a partire dall’anno 2020 e destinati a far fronte all’emergenza Covid-19. Si ricorda inoltre che si resta in attesa della pubblicazione del Decreto che dovrebbe stabilire in via definitiva la posizione “debitoria” degli enti alla luce dell’ultima Certificazione COVID-19 la cui emanazione era prevista entro il 31 ottobre.