Il caos e le incertezze generate dall’inopinata scelta del legislatore di introdurre il bonus sociale rifiuti con un DPCM pubblicato a metà marzo, dando mandato ad ARERA per definire le regole nei successivi 4 mesi ai fini dell’entrata in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2025, pare senza precedenti.
L’Autorità ha emanato una Deliberazione in data 1° aprile nella quale quantomeno definisce subito che la componente perequativa da chiedere a tutte le utenze (domestiche e non, sebbene queste ultime non possano in alcun modo beneficiare di bonus, quindi viene da chiedersi che strano concetto di “perequazione” si sia tenuti ad applicare) debba essere pari a 6 €/utenza. Naturalmente i Comuni non hanno margini o facoltà di manovra sull’importo, essendo una misura di livello nazionale.
Con i 6 € chiesti in bolletta ad ogni contribuente si andrà a generare un fondo nazionale che servirà a fare fronte all’erogazione dei bonus sociali così come indicati dal Governo e regolati da ARERA (nelle prossime settimane), pari al 25% dell’importo dovuto a titolo di TARI per l’annualità in corso. Anche quest’ultima misura non sarà modificabile a cura dei Comuni che dovranno “solo” preoccuparsi di:
– chiedere 6 € a ciascuna utenza mediante avviso di pagamento,
– incassare le entrate derivanti da questa terza componente perequativa,
– individuare i beneficiari del bonus mediante scambio di dati con INPS e altre banche dati esterne (su cui ARERA sta impostando una nuova disciplina),
– riconoscere – con modalità non ancora definite – l’agevolazione ai contribuenti che ne avranno diritto,
– compilare la dichiarazione entro il 31 gennaio a CSEA specificando quanto è stato bollettato,
– versare a CSEA 6 € per ciascuna utenza bollettata, a prescindere che tale importo sia stato o meno incassato, entro il 31 marzo 2026.
Tutto qui? Non proprio perché tutto quanto sopra deve incastrarsi con le modalità e le tempistiche operative che il Comune è tenuto a stabilire entro la fine di questo mese di aprile in merito all’emissione degli avvisi di pagamento e alle correlate scadenze. Con le informazioni certe al momento le strade percorribili, per lo meno quelle più ragionevoli, paiono essere le seguenti:
- Il Comune emette un acconto sulla base delle tariffe 2024, facendo attenzione di non richiedere a ciascun contribuente (quantomeno domestico) più del 75% dell’ammontare complessivo dovuto per il 2025. Successivamente potrà essere emesso il saldo in autunno, con scadenza di pagamento successiva al 1° dicembre, nella quale troveranno spazio sia la nuova componente perequativa dovuta da ciascuna utenza, sia – per i beneficiari del bonus sociale – l’agevolazione del 25% spettante. La componente perequativa UR3 da 6,00 € in realtà potrebbe anche essere richiesta contestualmente all’emissione dell’acconto. Questa soluzione al momento pare quella più ragionevole e rispettosa sia del dettato normativo che richiede l’acconto con tariffe dell’anno a-1 e sia delle tempistiche che occorreranno all’Autorità e poi a tutti i soggetti coinvolti per importare le informazioni necessarie a gestire il flusso di informazioni.
Tuttavia ci sono moltissimi enti che erano ormai soliti procedere con emissione unica dell’avviso di pagamento con tariffe già approvate per l’anno in corso e contenenti i moduli di pagamento con le scadenze fissate dal Consiglio Comunale (di cui sempre almeno una successiva al 1° dicembre 2025). In questo caso le opzioni potrebbero essere queste:
- Il Comune posticipa l’emissione degli avvisi di pagamento fino a quando saranno rese note le modalità operative per individuare i beneficiari del bonus. Con buona probabilità, vista la solerzia con cui ha proceduto ARERA sul punto, le regole potranno già essere definite nelle prossime settimane e tra maggio e giugno i Comuni potrebbero quindi già disporre di tutte le informazioni necessarie per il riconoscimento dei soggetti a cui erogare il bonus. A quel punto si potrebbe optare per un’emissione unica nei mesi estivi con scadenza 30 settembre e 31 dicembre (ARERA nella Delibera 133/2025 ha disposto che per l’anno in corso si potrà derogare alla periodicità almeno semestrale delle scadenze) nella quale far confluire componente perequativa e riconoscimento dell’agevolazione per gli aventi diritto. In questa ipotesi però il Comune dovrebbe mettere in conto di fare a meno dell’entrata TARI fino a settembre (o agosto/luglio se le regole saranno definite già entro fine mese).
- Il Comune provvede all’emissione degli avvisi di pagamento TARI con le tariffe di competenza dell’anno 2025 in unica soluzione già entro maggio, inserendo la componente perequativa ma non l’agevolazione agli aventi diritto, in quanto al momento non nota. Potrà provvedere successivamente – e comunque prima della scadenza della rata di saldo di dicembre – a trasmettere ai percettori del bonus sociale una informativa contenente lo storno del 25% di quanto già richiesto a titolo di TARI prevedendo un ricalcolo dell’ultima rata. In questo modo si avrebbe il vantaggio di poter già fin da ora fissare le scadenze dei pagamenti (confermando eventualmente quelle degli anni passati) ed agire poi con un secondo mini-invio di documenti ai soli soggetti che dovessero avere diritto al bonus sociale, senza quindi bloccare i flussi di cassa già consolidati.
Al momento attuale l’urgenza preminente consiste nella definizione delle scadenze di versamento che dovranno essere approvate entro il 30 aprile dal Consiglio Comunale: in una situazione di incertezza così rilevante gli enti sono chiamati pertanto a valutare quale soluzione, tra quelle sopra richiamate alle quali naturalmente se ne potrebbero affiancare molte altre, sia più gestibile sia finanziariamente che operativamente, vista la pressione che gli uffici tributi sono chiamati a gestire derivante dall’introduzione di una misura così impattante con tempistiche quantomeno discutibili.
La questione del bonus sociale rifiuti porta con sé numerosi interrogativi, anche tecnici e più in generale incertezze applicative con cui i Comuni si trovano a misurarsi già in queste settimane. NeoPA organizza per lunedì 28 aprile un webinar di approfondimento per affrontare le questioni più immediate: cliccando qui potrete scaricare la locandina ed il modulo di iscrizione.