Con una lettera in data odierna, a firma congiunta, Anci e Upi chiedono il rinvio al 31 marzo 2021 del termine di approvazione del bilancio di Previsione 2021-2023.
Considerate le numerose difficoltà, in taluni casi l‘oggettiva impossibilità di redigere previsioni veritiere e coerenti in particolare in materia tributaria da più parti evidenziate nel corso degli ultimi mesi, stupisce il ritardo con cui giunge questa richiesta di proroga che auspichiamo venga accolta.
L’ufficialità del rinvio, qualora fosse confermato, arriverà tardi rispetto alle attuali tempistiche di approvazione del Bilancio in quanto la richiesta avanzata da Anci e Upi sarà oggetto di parere della Conferenza Stato-città convocata per il prossimo 14 gennaio.
Intanto i Comuni stanno facendo i conti con una Legge di Bilancio 2021 e un Decreto Milleproroghe che hanno portato ben poche novità e indicazioni chiare per la costruzione del Bilancio 2021/2023, sono alle prese con le ipotesi di certificazione al 31.12.2020 del Fondone Covid e già occorre ragionare sul riaccertamento dei residui e la redazione del Rendiconto che, per quest’anno in particolare, avrà un peso notevole sia in termini di equilibri finanziari (svincolo dell’utilizzo dell’avanzo nel corso del 2020 per spese Covid, sospensione rimborso mutui, rinegoziazioni, Fondone Covid da vincolare) sia in tema di adempimenti collegati (allegati di dettaglio dell’avanzo di amministrazione, Stato patrimoniale semplificato per i Comuni fino a 5.000 abitanti).