Nel corso dell’audizione preliminare all’esame del DEF 2022 che ha sostenuto Anci nella giornata di ieri presso le Commissioni Bilancio di Senato e Camera, in seduta congiunta, sono emersi temi di grande rilevanza per gli enti locali in questa fase particolarmente critica che vede il sovrapporsi di troppe scadenze e poche certezze sulle risorse a disposizione.
La prima scadenza da traguardare è quella del 30 aprile che oltre a costituire il termine ultimo per l’approvazione del Rendiconto 2021 impone agli enti di aver già verificato:
- la rendicontazione della quota aggiuntiva e vincolata di FSC destinata al potenziamento dei servizi sociali per l’anno 2021;
- l’utilizzo effettivo dei Fondi Covid trasferiti a tutto il biennio 2020/2021 tramite la compilazione della Certificazione di cui Decreto n. 273932 del 28 ottobre 2021.
La seconda scadenza è quella del 31 maggio relativa alla presentazione delle certificazioni appena citate e all’approvazione del Bilancio di Previsione 2022-2024 caratterizzata dalle note problematiche legate alle maggiori esigenze di spesa, in particolare per l’aumento del costo dell’energia elettrica e, più in generale, per gli aumenti generalizzati legati all’incremento del costo delle materie prime.
In sede di conversione del cosiddetto “Decreto Energia” non hanno trovato accoglimento due emendamenti che sarebbero stati risolutivi di buona parte delle difficoltà che si trovano ad affrontare gli enti in questo periodo: la proroga per l’approvazione del Rendiconto al 31 maggio e la possibilità di utilizzare gli avanzi disponibili da Fondone COVID per far fronte, nel corso dell’ anno 2022, alle maggiori spese per utenze.
Le risorse che verranno assegnate agli enti per effetto del Decreto Energia contribuiranno in minima parte a fronteggiare l’impennata delle spese per utenze e Anci è tornata a rappresentare con forza la gravità del problema ed il rischio di default per i bilancio di molti enti strappando un impegno al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Franco: un’ apertura sia per l’approvvigionamento di nuove risorse da destinare agli enti per gli effetti del “caro bollette” sia per la possibile proroga al 31 maggio 2022 del termine ultimo per l’approvazione del Rendiconto 2021.