Nel corso della seduta odierna della Conferenza Stato-città è stata sancita l’intesa sullo Schema di decreto del Ministro per la pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dell’interno, di attuazione dell’articolo 33, comma 1-bis, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito dalla legge 28 giugno. 2019, n. 58.
Il presente decreto ministeriale, commenta l’UPI, rappresenta un importante momento di svolta per Province e Città Metropolitane rispetto alle politiche assunzionali degli ultimi anni, storicamente basate sul turn over.
Ora tutto il sistema degli enti locali farà riferimento al solo criterio di sostenibilità finanziaria per definire le proprie politiche di costruzione e rafforzamento degli organici in modo strutturale e ciò consentirà anche alle Province di avere spazi maggiori per le assunzioni a tempo indeterminato.
Nel contempo, la Conferenza Unificata ha acquisito oggi l’intesa su tre provvedimenti proposti dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: le linee guida in materia di lavoro agile nella Pa, un decreto ministeriale sui tirocinanti del Mezzogiorno e uno schema di Dpcm per incentivare le assunzioni dei lavoratori impiegati in progetti di lavori socialmente utili in Campania e Sicilia alla data del 31 dicembre 2016.
Il disco verde sulle linee guida, afferma il ministro, certifica il pieno accordo di Regioni, Province e Comuni sul superamento dello smart working emergenziale nelle amministrazioni pubbliche a favore di un lavoro agile rispettoso dei diritti alla disconnessione, alla formazione specifica, alla protezione dei dati personali, alle relazioni sindacali, al regime dei permessi e delle assenze e alla compatibilità con ogni altro istituto del rapporto di lavoro e previsione contrattuale.
“In attesa della regolazione nei nuovi contratti dei dipendenti pubblici, a cominciare da quello per il comparto funzioni centrali prossimo alla chiusura, abbiamo costruito insieme ai sindacati, alle Regioni e agli enti locali uno strumento ‘ponte’ intelligente, flessibile e rispettoso dell’autonomia delle singole amministrazioni, nel segno di una nuova normalità”, commenta ancora il ministro Brunetta. “Non ci saranno più decreti d’autorità sullo smart working e l’utilizzo del lavoro agile avverrà sempre attraverso un accordo individuale tra l’amministrazione e il singolo dipendente che definirà, tra l’altro, gli obiettivi, le modalità di esecuzione e i criteri di misurazione della prestazione lavorativa”.
“Con il decreto ministeriale sui tirocinanti – aggiunge il ministro – abbiamo compiuto un passo importante nella lotta al precariato, definendo il percorso che consentirà ai destinatari nel tempo di tirocini attivati a vario titolo sul territorio nazionale di essere ammessi in via prioritaria a procedure selettive bandite dal Dipartimento della funzione pubblica per assunzioni a tempo determinato e a tempo parziale presso i ministeri della Cultura, della Giustizia e dell’Istruzione. Assicuriamo una prospettiva di stabilità a tanti precari del Sud”.