In applicazione dell’articolo 3, comma 5- bis, della legge 19 giugno 2019, n. 56, è stato elaborato dal Dipartimento della Funzione pubblica il bando-tipo per il reclutamento di personale di Area II. Ma è solo un primo passo: a breve sarà pubblicato anche il bando-tipo per il reclutamento di personale di Area III.
I bandi-tipo sono un modello di riferimento per le assunzioni nella Pubblica amministrazione, pensati per semplificare e omogeneizzare, appunto, le modalità di reclutamento sul territorio. Le innovazioni radicali riguardano innanzitutto il metodo: presentazione della domanda di partecipazione al concorso tramite SPID, svolgimento delle prove in modalità decentrata e attraverso l’utilizzo di tecnologia digitale, possibilità per la commissione esaminatrice e le sottocommissioni di svolgere i propri lavori in modalità telematica, garantendo comunque la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni, secondo la normativa vigente.
Il cambiamento, però, non si ferma qui: spazio alle competenze trasversali, tecniche e attitudinali. Inoltre, alla commissione esaminatrice possono essere aggregati membri aggiuntivi per la valutazione delle conoscenze e competenze linguistiche, informatiche e digitali.
“L’obiettivo è quello di accrescere l’efficienza dell’organizzazione e dell’azione amministrativa, tenendo conto dell’esigenza di assicurare la migliore organizzazione del lavoro, assecondando la necessità di dislocare le prove sui territori con un’informatizzazione completa, dalla fase dell’iscrizione fino alla pubblicazione delle graduatorie”, spiega il ministro per la Pa, Fabiana Dadone.