“Hanno preso il via oggi all’Aran le trattative con i sindacati per il rinnovo del CCNL per il triennio 2022-2024 del comparto delle Funzioni Locali.
Il rinnovo riguarda 403.633 lavoratori, che rappresentano una parte essenziale del funzionamento e della gestione delle pubbliche amministrazioni territoriali.
Uno degli obiettivi chiave è l’incremento delle retribuzioni medie al 5,84%. Un aumento che riflette l’impegno delle parti negoziali a migliorare le condizioni economiche del personale e a riconoscere il valore del loro contributo quotidiano al servizio pubblico”. Lo annuncia in una nota Antonio Naddeo, presidente Aran.
“L’avvio delle trattative – prosegue – rappresenta un passo importante verso il miglioramento delle condizioni lavorative e salariali dei dipendenti delle Funzioni locali. Siamo fiduciosi che il dialogo con i sindacati porterà a un accordo equo e vantaggioso per tutte le parti coinvolte.
Le trattative proseguiranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che soddisfi le aspettative dei sindacati e delle amministrazioni, garantendo al contempo la sostenibilità economica e l’efficienza del settore pubblico locale”, conclude Naddeo.
Di contro, le OO.SS. hanno subito rimarcato l’esiguità delle risorse messe a disposizione per il rinnovo del contratto, largamente insufficienti a coprire l’inflazione cumulata che ha caratterizzato il triennio.
Tutte le sigle sindacali hanno poi chiesto a gran voce il superamento del tetto di spesa previsto dall’art. 23, comma 2, del D.Lgs. 75/2017 e l’eliminazione dei vincoli che si frappongono alla destinazione di ulteriori risorse al finanziamento del welfare contrattuale.
Sulle verticalizzazioni in deroga, poi, è stato chiesto di prorogare la scadenza prevista per il 31/12/2025 e di finanziare tale istituto con ulteriori risorse nell’ottica di proseguire con la valorizzazione del personale avviata con la scorsa tornata contrattuale.
Infine, sull’inquadramento del personale educativo nell’area degli istruttori, sono stati rappresentati profili di incostituzionalità per la disparità di trattamento che si verrebbe a creare, a parità di mansioni, con quanti sono contrattualmente inquadrati nell’area dei funzionari.
Il prossimo incontro è previsto per il 14 giugno p.v. alle ore 11.00.