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Pubblicati gli emendamenti Anci al DL PA

Esclusione dal tetto del salario accessorio delle risorse destinate alla contrattazione decentrata finalizzate a misure di welfare integrativo, adeguamento del limite del salario accessorio effettuato sulla base di tutte le assunzioni (o cessazioni) intervenute successivamente al 31 dicembre 2018, ivi comprese quelle a tempo determinato, ed estensione della disciplina dell’art. 14 del D.L. 25/2025 anche al personale di Comuni, Unioni e metrocity, attraverso il finanziamento di un apposito fondo con risorse statali.

Sono queste le misure proposte da Anci per attenuare almeno in parte il divario retributivo oggi esistente tra amministrazioni centrali e amministrazioni locali.

Ma le proposte emendative inviate dall’Associazione alle commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati al ddl di conversione del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, si sono concentrate anche su altri due temi di grande interesse per gli enti locali: la mobilità volontaria preventiva all’indizione di nuovi concorsi e il contributo ai piccoli Comuni per le assunzioni a tempo determinato e per la copertura del trattamento economico del segretario comunale.

Per quanto riguarda in particolare il primo punto, l’Anci ha chiesto una specifica declinazione delle nuove regole rispetto ai Comuni, prevedendo che questi destinino alla mobilità volontaria il 15% delle facoltà assunzionali destinate ad assunzioni in ciascun esercizio finanziario e solo nel caso in cui i piani assunzionali prevedano un numero di assunzioni pari o superiore a 10 unità di personale.

Con specifico riferimento al secondo punto, invece, l’Associazione ha presentato un emendamento volto a consentire ai piccoli Comuni che hanno ricevuto i contributi per le assunzioni straordinarie a tempo determinato finalizzate all’attuazione del PNRR e per la copertura degli oneri del segretario comunale di poterli utilizzare anche nelle annualità successive a quelle di assegnazione.

Le altre modifiche proposte spaziano dall’introduzione di misure finalizzate all’attrazione dei giovani verso l’impiego nella pubblica amministrazione alla disapplicazione del meccanismo c.d. taglia-idonei a tutte le graduatorie relative a concorsi banditi nell’anno 2025.

Troviamo infine alcune disposizioni specifiche concernenti il distacco o l’assegnazione presso altre amministrazioni del personale di qualifica dirigenziale e non dirigenziale appartenente ai ruoli dei Comuni, delle Unioni di Comuni e delle Città metropolitane.

Tags: DL PA, Mobilità, Trattamento accessorio