È stato pubblicato in data odierna sul sito dell’Anac un comunicato del Presidente Busia col quale si evidenzia che, a seguito del differimento al 28 febbraio 2025 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027, il termine ultimo per l’adozione del PIAO da parte degli enti locali risulta posticipato al 30 marzo 2025.
Lo slittamento dei termini riguarda però solo gli enti locali. Il comunicato specifica infatti che rimane fissato a domani, 31 gennaio 2025, il termine per le altre amministrazioni e gli enti tenuti all’adozione del Ptpct (Piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza).
L’Autorità desidera inoltre rammentare alle pubbliche amministrazioni tenute all’adozione del Piano che, nel rispetto delle esigenze di razionalizzazione e semplificazione degli strumenti di programmazione, nell’ambito dello stesso PIAO, va predisposta anche la pianificazione delle misure di prevenzione della corruzione e per la trasparenza.
Resta ovviamente fermo, poi, che per gli enti con meno di 50 dipendenti c’è la possibilità, dopo la prima adozione, di confermare nel triennio – con apposito atto motivato dell’organo di indirizzo – lo strumento programmatorio adottato nell’anno precedente, con l’obbligo in ogni caso di adottare un nuovo strumento di programmazione ogni tre anni come previsto dalla normativa.
All’uopo pare tuttavia opportuno ricordare quanto precisato dal Ministro Zangrillo in una lettera inviata a tutte le amministrazioni il 24 gennaio dello scorso anno, con la quale si segnalava la necessità di assegnare gli obiettivi al personale “non oltre il mese di febbraio”, in modo che “la valutazione della performance individuale” diventi “una attività concreta e non un mero esercizio burocratico”.
Non bisogna infatti dimenticare quanto disposto dal vigente art. 5 del D.Lgs. 150/2009, il cui comma 1-ter stabilisce che, “nel caso di differimento del termine di adozione del bilancio di previsione degli enti territoriali, devono essere comunque definiti obiettivi specifici per consentire la continuità dell’azione amministrativa”. La legge, quindi, rende obbligatoria la tempestiva definizione e assegnazione di obiettivi, pur nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione, a garanzia del buon andamento delle attività nonché ai fini della successiva distribuzione delle risorse incentivanti.
D’altronde, è esattamente a fronte della consapevolezza che il differimento del termine per l’approvazione del bilancio di previsione si accompagna, tra l’altro, alla mancata approvazione del Piano integrato di attività e organizzazione, con riflessi negativi sugli aspetti connessi alla valutazione della performance della dirigenza e del personale degli enti, che è stata raccomandata dalla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti siciliana l’adozione di un Piao provvisorio (si veda la deliberazione n. 48/2023/PAR), contenente almeno l’aggiornamento della sezione relativa alla performance.